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Attualità | 29 luglio 2015, 13:21

Estate rovente sulla Riviera dei Fiori: è record di zanzare sul territorio per colpa del caldo delle scorse settimane

L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta creerà una mappa previsionale delle zanzare. Ad Imperia registrati quantitativi di insetti 10 volte superiori rispetto al passato.

Il caldo afoso delle ultime settimane ha portato ad un vero e proprio boom di zanzare nella riviera dei fiori. Grazie ai dati raccolti dal 1° luglio, è stato appurato che nella sola Imperia si è riscontrata una presenza 10 volte superiore rispetto a quella dell'anno scorso. Una situazione simile si è registrata anche a Ventimiglia, con un quantitativo triplicato ed anche in altre città campione con indici in media raddoppiati.

Insomma le zanzare ci sono e sono in netta crescita rispetto agli anni passati. L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta prosegue la campagna di monitoraggio dell'insetto sul territorio della provincia imperiese e non solo. Il nuovo progetto di ricerca è finanziato dal Ministero della Salute e si intitola "Malattie trasmesse da zanzare: sorveglianza integrata sul territorio come strumento di prevenzione e controllo". Il responsabile scientifico per la Liguria è il Dott. Walter Mignone che è anche il Responsabile della sezione di Imperia dell'Istituto.

Rispetto al 2014, i ricercatori hanno avuto la possibilità di raddoppiare i siti di cattura in Liguria, aggiungendo anche due siti nel territorio comunale di Sanremo, uno ad Albenga e due nuovi siti su Genova. Questi si vanno ad integrare con quelli già attivati nell'indagine dell'anno passato: all'autoporto di Ventimiglia, a Vallecrosia, al porto di Imperia, al porto di Savona, al porto ed all'aeroporto di Genova ed al porto di La Spezia.

Il controllo sulla diffusione delle zanzare è stato attivato a partire dal 1° luglio e proseguirà fino all'autunno. Ogni due settimane vengono catturate le zanzare attraverso due tipi di trappola: una che simula un animale che respira e suda, per gli insetti a caccia di preda; l'altra, invece, serve per gli esemplari che si sono già nutriti e che cercano un luogo adatto per deporre le uova.

La zanzara è senza ombra di dubbio 'una compagna fastidiosa' dell'estate a causa delle punture che causano forte prurito. In realtà tenerle sotto controllo nella loro diffusione è importante perché non molti sanno che è proprio attraverso questi insetti che vengono veicolate alcune malattie molto pericolose nonché ad alto potenziale epidemico, come la 'tristemente celebre' febbre Dengue. Questo genere di virus si può contrarre all'estero, ad esempio durante una vacanza ai tropici; al rientro a casa, la zanzara tigre Aedes albopictus potrebbe essere il veicolo perfetto per una diffusione rapida della malattia. 

La zanzara tigre è originaria del sud-est asiatico, ma ha ormai ampiamente colonizzato l'Europa meridionale e in particolare l'Italia. "A causa della grande movimentazione di merci e persone a livello globale e dei cambiamenti climatici, potrebbero arrivare e stabilirsi in Italia altre specie pericolose, come la Aedes aegypti. Il nostro lavoro di monitoraggio serve anche per intercettare eventuali nuovi arrivi di zanzare esotiche ed avere la possibilità d'intervenire precocemente, contrastandone la diffusione. Ricordiamoci che la zanzara tigre si è diffusa in Italia proprio a partire dalla Liguria" - spiega Marco Ballardini, biologo dell'Istituto imperiese.

Negli insetti catturati ed analizzati i ricercatori vanno a caccia del virus della febbre West Nile, malattia degli uccelli che occasionalmente può colpire l'uomo e gli equini ed il cui vettore principale è la zanzara comune Culex pipiens (la zanzara notturna, che ci punge da sempre) e di altri Flavivirus, più pericolosi per l'uomo, come appunto il virus della febbre Dengue. Grazie alle ricerche dell'Istituto, a Settembre dello scorso anno il virus della febbre West Nile è stato individuato, per la prima volta in Liguria, in zanzare comuni catturate a Genova.

"Quest'anno, il team di ricerca dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale, grazie al progetto transfrontaliero Redlav 2.1, sta inoltre costruendo sul territorio ligure una rete di stazioni di rilevamento dati ambientali, in stretto collegamento con il monitoraggio della presenza della zanzara tigre. Ciò consentirà di realizzare un modello che sia dettagliato ma soprattutto previsionale sulla diffusione della zanzara tigre sulle coste liguri ed in particolare della riviera dei fiori" - annuncia Ballardini. 

Sarà una piccola rivoluzione in quanto per la prima volta ci sarà un mappatura precisa e ricca di informazioni per ogni singola provincia della regione, che indicherà quante zanzare sono e soprattutto saranno presenti. I ricercatori imperiesi ipotizzano che l'aumento 'spropositato' di zanzare osservato a Luglio sia imputabile alle temperature ben al di sopra della media. Un fenomeno che è presente tanto nella riviera dei fiori quanto nel vicino Piemonte, dove la situazione è ancor più grave a causa alla diminuzione, per motivi economici, degli interventi di disinfestazione, che fino allo scorso anno venivano invece effettuati su larga scala

Stefano Michero

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