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Attualità | 27 gennaio 2016, 15:40

Camporosso: nettezza urbana, stipendi dei dipendenti in ritardo, grido d'allarme della Uil: “Urge un incontro tra le parti”

Vincenzo Giacovelli: "Ci sono famiglie dietro con mutui e bollette da pagare e che non è possibile prorogare".

Camporosso: nettezza urbana, stipendi dei dipendenti in ritardo, grido d'allarme della Uil: “Urge un incontro tra le parti”

Gli 8 dipendenti della Torchio, l’azienda che per conto del Comune di Camporosso si occupa della nettezza urbana, sono preoccupati per la situazione che stanno vivendo e che li ha portati oggi a chiedere a gran voce una soluzione. Già da tempo sembra che i pagamenti arrivino in ritardo nonostante il corretto impegno lavorativo sempre portato avanti dai dipendenti.

Di norma il Comune versa un canone all’azienda che a sua volta ridistribuisce ai dipendenti. Secondo quanto affermato però da Vincenzo Giacovelli, del sindacato UIL, si è creata ad oggi una sorta di passaggio di responsabilità tra la ditta e l’Amministrazione. “Noi non abbiamo i documenti alla mano e soprattutto non ci interessa puntare il dito contro nessuno, quello che ci interessa è che ad andarci di mezzo non siano i lavoratori” si dice preoccupato Giacovelli.

Ad incrinare maggiormente la situazione è comparso un decreto ingiuntivo nei confronti dell’azienda che ha causato un pignoramento su parte del canone versato dal Comune per il mese di novembre: “Secondo quanto ci risulta tramite una consulenza legale – continua il sindacalista – non era necessario, come è stato fatto dal Comune, il blocco di tutto il canone ma era sufficiente farlo solo per la parte interessata”.

Questi fatti hanno avuto ripercussioni che hanno portato i dipendenti ad essere ad oggi ancora in attesa dello stipendio di dicembre che sembra non arriverà prima del mese prossimo. “Noi il nostro dovere lo facciamo – si sfoga uno degli operatori – alle tre di notte siamo qui e i cittadini del nostro lavoro non possono che esserne contenti. Abbiamo anche accettato senza dire una parola la tredicesima ricevuta in due tranche, scelta unilaterale, ma adesso siamo preoccupati perché dietro abbiamo una famiglia e dei mutui e bollette da pagare che noi non possiamo prorogare”.

Quello che chiediamo – conclude Giacovelli – è un incontro urgente tra le parti, sedere ad un tavolo con azienda e Amministrazione per valutare delle soluzioni definitive che permettano ai lavoratori di uscire da questo clima di incertezza. Altrimenti non ci resta che chiedere l’intervento del Prefetto”.

La risposta del Sindaco Gibelli cliccando QUI.

Lorenzo Ballestra

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