ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
 / Al Direttore

Al Direttore | 21 settembre 2014, 12:19

Quando Oneglia era la Miami Beach dei Savoia: ecco il nuovo racconto di Pierluigi Casalino

Quando Oneglia era la Miami Beach dei Savoia: ecco il nuovo racconto di Pierluigi Casalino

Ci fu un tempo in cui anche ad Oneglia, come nel resto dei territori della Superba, il popolino, dimentico delle composizioni proibite, tornò ai tradizionali "trallalero" e ai "balli della riunda", (con l'afflusso di artisti lombardi, toscani, occitani, piemontesi e provenzali, spesso legati costoro da relazioni famigliari con le genti onegliesi) della "ferandola" o della "moresca", che i marinai liguri avevano importato dall'Oriente e soprattutto dal Nord Africa.

E anche Oneglia, in un rapporto spesso conflittuale, intratteneva rapporti secolari con l'altra sponda del Mediterraneo. Onegliesi, Ventimigliesi, gente di Cervo, Alassio e Laigueglia,infatti,ma anche di Bordighera, e soprattutto Sanremesi, che nel tempo conquistarono posizioni commerciali, non solo sotto l'egida genovese, ma anche autonomamente data la potenza della marineria della città matuziana, sia nella lontana Russia (l'apogeo dei traffici sanremesi con la Russia si ebbe in seguito, intorno al 1780/1785, e durò fino alla caduta degli zar) che nell'atlantico arabo-berbero Marocco, dove fondaci sanremesi insistevano fin dall'epoca saracena, a cavallo del X secolo. Tornando ad Oneglia bisogna entrare nel quadro storico successivo alla morte di Andrea Doria, il Grande Ammiraglio Genovese, nativo, a quanto pare, proprio della città costiera. In quel tempo Genova era alle prese con il ribelle còrso Sampiero (tornato in Corsica a guidare una nuova rivolta isolana, quella del 1563, contro il potere di Sa Giorgio) Sampiero, che nel suo odio antigenovese aveva offerto l'isola alla Francia, poi a Cosimo I di Toscana, e infine allo Stato della Chiesa, sollecitando persino l'aiuto dei Turchi e dei loro alleati della Francia, venne eliminato il 17 gennaio 1576.

Per gli storici dell'isola Sampiero è un'eroe in lotta contro la tirannide genovese, mentre per gli storici liguri era un avventuriero mosso non da idealità patrie, ma da smodati interessi faziosi. Nessuna delle due versioni, ovviamente, corrisponde al vero. E come sempre nella storia era logico che Genova fosse diffamata dalla Francia, perché amica della Spagna, e che tali calunnie fossero prese per buone a Venezia e presso la Sante Sede. Nel frattempo,(e anche in ragione del contesto internazionale in atto) gli appetiti dei Savoia verso la Riviera aumentavano. Premesso che l'azione sabauda aveva portato nei secoli ad ampliare i possedimenti piemontesi dal Mercantour alla costa nizzarda sotto il Conte Rosso, cioè Amedeo VII di Savoia, il quale nel 1388 aveva conquistato così un primo sbocco al mare del suo Ducato, divenuto prima"Terre Nuove di Provenza" e quindi, nel 1416, "Ducato di Nizza e di Sardegna". Nel 1526 Carlo III di Savoia ottenne  dai Doria i diritti feudali di Dolceacqua, confermati poi a Emanuele Filiberto I di Savoia. E proprio quest'ultimo, ben lieto di impossessarsi di qualche località della Riviera, acquista, nel 1576, da Giovanni Girolamo Doria per la somma di 41000 scudi Oneglia, il suo territorio ad est dell torrente Impero e la sua valle. Passata dal Vescovo di Albenga ai Genovesi nel 1298, Oneglia,pertanto, entrò definitivamente nell'orbita piemontese. Affascinati dalla bellezza del luogo e dalla splendida sua marina, Oneglia divenne centro di villeggiatura dei Savoia e soprattutto il primo serio approdo sul mare del Piemonte.

Apprezzata per il suo valore ambientale, al punto che non è difficile comprendere come Oneglia fosse per i Savoia un'autentica Miami Beach ante litteram, tuttavia il continuo rinvio di lavori organici, anche per malumori locali, per costruire un porto adeguato anche alle altre esigenze strategiche e commerciali del Ducato piemontese provocarono ripensamenti a Torino. Furono infatti Nizza (sede istituzionale estiva del Parlamento sabaudo) e Villafranca (oggi Villefranche), quest'ultima trasformata porto militare piemontese e oggi patrimonio storico per tale ragione, a prendere il posto di Oneglia, che solo nel periodo unitario, dopo il 1861, acquisì finalmente la dovuta importanza. 

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium