ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
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Politica | 05 dicembre 2011, 22:30

Sanremo: Sbezzo (Pdl) e Del Sole (Lega) "Rimuoviamo i maxi cartelli in arabo". Nocita "Un'offesa per quelle etnie"

Il consiglio comunale di Sanremo si è aperto con un'accesa discussione su due maxi cartelli presentio in piazza dei Dolori e sotto le Rivolte, uno con una grande scritta "No" ede uno in arabo. "Il messaggio parla di fratellanza" ha detto Andrea Gorlero del Pd. "Ne hanno accoltellato uno la scorsa settimana" ha detto Massimiliano Moroni del Pdl.

Il cartello con la scritta in arabo alle Rivolte

Il cartello con la scritta in arabo alle Rivolte

La presenza di un manifesto con una gigantesca scritta "No" ed un tabellone nero presente sotto le rivolte, interamente scritto in arabo, sono stati al centro della prima ora del consiglio comunale di Sanremo. I consiglieri Giuseppe Sbezzo Malfei (Pdl) e Nicolino Del Sole (Lega Nord) hanno presentato un ordine del giorno in cui chiedeva la rimozione di questi maxi manifesti ed eventualmente la sostituzione con altri che facciano comperndere il significato.

"Questo non vuole essere un indice puntato verso chi non appartiene alla nostra razza - ha spiegato Sbezzo Malfei - ma un modo per poter condividere, quindi anche un'integrazione".

"Non vorrei che questo fosse solo uno spot, quando invece non si fa nulla per la pigna" ha replicato il consigliere Alberto Biancheri.

"Essendo un'opera d'arte può piacere o non piacere - è intervenuto Massimiliano Moroni (Pdl) - chiediamo solo che questi cartelli vengano spostati non che vengano cancellati.  Già la chiamano la casbah...".

"Il messaggio parla di fratellanza - ha risposto il consigliere Andrea Gorlero del Pd - quindi rispetto al tema della fraternità non capisco questa iniziativa. Il mondo andrebbe meglio se ci si guardasse meno in cagnesco. Inviterei a parlare con chi ha realizzato questi manifesti per capire che messaggio sia contenuto nelle scritte".

"Se vedo un "No" su sfondo nero sarà sicuramente l'opera di un grandissimo artista, ma non ne capisco il significato vero - ha detto il sindaco Maurizio Zoccarato - per quel che riguarda la scritta in arabo, è vero che è di fratellanza perchè credo che dica "Vivi in armonia con il tuo prossimo" ma per lo meno sotto bisognerebbe aggiungere targhetta con spiegazione. Comunque ribadisco che noi non siamo un'Amministrazione razzista".

"Con tutti i problemi che ci sono nella pigna un ordine del giorno così mi sembra riduttivo - è intervenuto il consigliere d'opposizione Eugenio Nocita - quelle che sono state definite etnie, non sono altro di quello che in futuro sarà il mondo globalizzato. Secondo me, quindi, potrebbe risultare offensivo verso di loro".

"Ne hanno accoltellato uno la scorsa settimana !" lo ha interrotto Massimiliano Moroni del Pdl.

"Sono opere d'arte - ha proseguito Nocita - io voterò contro. Avvicinare una traduzione in italiano può essere utile, ma non rimuoverle".

Alla fine l'ordine del giorno è stato approvato con i voti favorevoli della maggioranza (meno Mauro e Lombardi che si sono astenuti) e contrari dell'opposizione.

Federico Marchi

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