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Politica | 01 dicembre 2015, 01:40

Ventimiglia: al centro del consiglio comunale il caso Dimar tra gli assenteismi temporanei dei consiglieri

Approvato anche il nuovo regolamento relativo alle riprese audiovisive delle future sedute dei consigli comunali.

Ventimiglia: al centro del consiglio comunale il caso Dimar tra gli assenteismi temporanei dei consiglieri

Il consiglio comunale di questa sera si è aperto con la richiesta del vice Sindaco, data l’importanza della pratica Dimar, di invertire i punti all’ordine del giorno affinché venga trattata con la precedenza. Richiesta che ha scatenato una polemica con la minoranza che ha intravisto una disapplicazione dal punto di vista formale del regolamento che prevede che la richiesta debba essere promossa dal Sindaco.

L’inversione è stata approvata a maggioranza con una votazione che ha visto l’assenza del consigliere Roberto Nazzari allontanatosi per protesta. C’è stata poi una breve ed ulteriore discussione su impulso del consigliere Carlo Iachino avente ad oggetto l’assenza perpetrata dal consigliere Galardini, che ha registrato oltre venti assenze.

La prima delle interrogazioni prese in esame era connessa alle segnalazioni di alcuni cittadini che avevano rilevato una chiazza nera in mare all’altezza di via tacito. “Io personalmente avevo rilevato questo fenomeno – ha commentato la consigliere Silvia Malivindi - La relazione di Aiga parla in effetti di un guasto alla pompa di scarico ma dice nel contempo che ora è stato tutto ripristinato e che i campioni prelevati hanno dato un buon esito. Bisogna stare attenti al funzionamento del nostro depuratore, siamo noi stessi che facciamo il bagno e pertanto pregherei Aiga aldilà di questa relazione, di effettuare un monitoraggio più attento perché è altamente preoccupante che il giorno che sono stati scaricati i fanghi il litorale fosse impregnato di odori nauseabondi oltre che da rifiuti e roditori morti”.

La consigliera di minoranza è intervenuta anche in replica ad una risposta sull’interrogazione presentata in relazione al campo da beach realizzato ad inizio estate: “Ok per l’accesso libero e gratuito però è doveroso da parte dall’Amministrazione seguirne la gestione. Chi ha controllato il campo di notte? Inoltre se l’uso estivo di due mesi e mezzo di partite sono costate oltre 67 mila euro quanto è costata ogni singola partita?”.

Nuovamente l’intervento della Malivindi che si è detta non soddisfatta della risposta sull’interpellanza sulla riqualificazione dei giardini Coppo discostati dal progetto originale: “Il 25 di settembre le aiuole erano quadrate anziché rotonde senza autorizzazione di variante. O la giunta non si era accorta che le aiuole erano quadrate o non me lo so spiegare. Le varianti in corso d’opera sono monitorate in qualsiasi comune d’Italia perché sono il presupposto di cui si nutrono le violazioni della normativa sugli appalti. Di fatto abbiamo commesso questo. Non l’ho chiesto per un mio capriccio personale ma perché la legge è molto rigida”.

Anche il consigliere Daniele Ventura ha chiesto delucidazioni su come mai non vi fosse ancora una delibera di giunta che approvi la variante in corso d’opera: “Lei – riferendosi all’assessore Gabriele Campagna - non è avvezzo a scrivere cose vere perché in base a quanto si legge il dipendente ha fatto commettere all’Amministrazione un abuso edilizio in quanto priva di autorizzazione. Lei dice che qua è la Direzione Lavori che ha preso l’iniziativa. Mi pare che i lavori siano stati ultimati il 17 settembre mentre l’approvazione di variante risale successivamente. Si sono commessi degli atti amministrativi illeciti. Voi come Amministrazione dovete essere di esempio anche nell’operare a livello edilizio”.

Il successivo punto all’ordine del giorno ha visto la discussione sul caso Dimar che ha suscitato molte polemiche in questi giorni e nel frattempo il consigliere Nazzari è tornato a sedere in consiglio. Il vicesindaco Silvia Sciandra ha illustrato la cronistoria della questione nel dettaglio evidenziando che la costituzione in giudizio del Comune non è stata una scelta dettata dalla non curanza della pratica ma in quanto l’ordinanza poi emessa non determinerà un sostanziale cambiamento ai fini pratici: “E’ una materia quella trattata molto farraginosa dal punto di vista giuridico. Non è stato rinvenibile però nella richiesta del privato un interesse pubblico che è l’obiettivo di questa sede”.

Questa scelta di non costituirsi – ha replicato Malivindi - oggi forse si è rivelata un errore perché è vero che l’ordinanza non implica nulla ma il TAR implicitamente ha anticipato quello che potrebbe essere l’esito nel merito. Dopotutto anche la normativa europea e nazionale tutelano in materia di concorrenza la libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali e noi non stiamo facendo quello che ci ha chiesto il TAR per questo reputo sia opportuno il ritiro della pratica per poterla affrontare con maggiore cognizione di causa”.

La questione appare ‘pasticciata’ secondo il consigliere Carlo Iachino che vede le ragioni della non costituzione in giudizio discordanti in base alle risposte date dall’ufficio legale in commissione, del vicesindaco in consiglio e dell’assessore Vera Nesci sui mezzi stampa.

Dopo una breve sospensione del consiglio per decidere se ritirare o meno la pratica con il voto della maggioranza è stato deciso il prosieguo della pratica: “Se in futuro saremo chiamati a valutare nuovamente l’interesse pubblico – ha spiegato il consigliere Diego Ferrari - per concedere una deroga e la proposta del privato coprirà tale interesse io personalmente valuterò favorevolmente ma per questa pratica a mio avviso la valutazione non è favorevole”.

A me è parso che qualcuno metta le mani avanti in attesa di quello che sarà la pronuncia in sede giudiziaria – è stato il commento del primo cittadino Enrico Ioculano in merito - E’ una settimana che si va avanti con strumentalizzazioni. Questi ragionamenti si fanno a viso aperto ci si confronta ma non si prende a pretesto un punto irrilevante della questione magari per uscire dall’assise o per dire che la pratica è pasticciata. Noi siamo qua ci assumiamo le nostre responsabilità. Un minimo di onestà intellettuale ci vuole. Nei nostri atti c’è coerenza da febbraio a oggi. Queste pratiche le stiamo portando avanti con coerenza”.

Votata la pratica con il solo voto contrario dei consiglieri Nazzari e Malivindi mentre i consiglieri Iachino e Ventura si sono assentati volontariamente andandosi a sedere tra il pubblico. A questo punto nasce anche una polemica tra due consiglieri dei banchi opposti: “La prego signor Presidente – l’intervento del consigliere Nazzari - di non permettere al consigliere Paganelli di prendere in giro la minoranza perché se apro io il libro Paganelli non entra più in quest’aula”. ‘Dichiarazioni alquanto pesanti’ è la replica del Presidente De Leo mentre nel frattempo il consigliere Paganelli si è allontanato dalla sala.

Dopo l’assestamento di bilancio che viene approvato con il solo voto della maggioranza si passa all’ultima pratica relativa all’approvazione del regolamento per le riprese audiovisive delle sedute dei consigli comunali.

Molto contenta che finalmente si è arrivati a concludere un regolamento corposo ma valido sullo streaming – si è dichiarata soddisfatta Malivindi – Una scelta fortemente voluto dal Movimento 5 stelle, una tematica che era oggetto della prima mozione da me presentata in qualità di consigliera. Credo che fatto in questo modo sia il massimo della trasparenza”.

Parere positivo anche della consigliera Patrizia Acquista: “Sono molto contenta anche io. Da subito c’è stata questa esigenza. Chiedo e rinnovo la volontà di lasciare i miei gettoni di presenza per quelle che saranno le spese del Comune da sostenere per questo scopo”.

Per il Presidente De Leo si è trattato di una battaglia durata anni, rivolta ad una maggioranza passata che non era interessata a questo strumento e combattuta anche insieme a Paganelli che ha in ultimo commentato prima dell’approvazione all’unanimità: “Io sarei contento di vedere la sala piena, la televisione non mi dà molte emozioni, sono le persone a darmele. Nonostante non sia nelle mie usanze però voterò favorevolmente questa pratica lasciando largo ai giovani”.

Lorenzo Ballestra

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