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In Breve

| 01 gennaio 2016, 00:00

Le verdure dell’orto sono più buone, se le raccogli tu!

Un nuovo sito rivolto a chi vuole vendere i prodotti dell’orto o a chi cerca agricoltori di fiducia.

Le verdure dell’orto sono più buone, se le raccogli tu!

La cucina ligure si basa in particolare sulle erbe, selvatiche e/o aromatiche, e sulle verdure. Le donne in cucina hanno saputo esaltare i profumi e i sapori della campagna e in particolare dell’orto, una delle più grandi passioni dei liguri.

La scelta delle materie prime è importantissima per la riuscita delle diverse preparazioni: dal pesto alle verdure ripiene, dalle torte salate alle focacce, il successo dipende non solo dalla maestria della cuoca, ma anche dalla qualità del basilico, delle trombette e dei cuori di bue.

Per chi non ha a disposizione un orto, la difficoltà più grande è quella di trovare i prodotti freschi e a chilometro il più possibile vicino allo zero. E’ vero che nei mercatini settimanali sono in aumento gli spazi destinati ai piccoli produttori e alle loro pregiatissime verdure, ma le esigenze dei consumatori sono in continuo aumento.

In questo mondo in continua evoluzione si segnala una interessante novità, il Bjull, il primo sito dedicato a tutti gli “hobby farmer” e alle piccole aziende agricole, dove è possibile scoprire cosa si coltiva nella vostra zona.

Con pochissimi e semplicissimi passaggi è possibile andare su www.bjull.com,  compilare il form di registrazione, contattare il produttore e andare a raccogliere direttamente i vostri prodotti. Siamo vicini al centimetro zero, una vera rivoluzione per i consumatori, ma anche una grande opportunità per chi coltiva solo per hobby e trova così un modo per mostrare a tutto il mondo i suoi prodotti e guadagnare qualcosa da questa passione. Di questi tempi non è cosa da poco.

Il sito è uno strumento utilissimo per tutti: sia per i turisti di passaggio, che non conoscono la zona, sia per i residenti in cerca di frutta, verdura e specialità locali, tutto a km 0.

Bjull è creato da due liguri DOC, Sally Semeria e Francesco Grandazzi che hanno una lunga esperienza nelle più importanti startup della sharing economy e della comunicazione digitale.

 “L’idea mi è venuta osservando mio padre, olivicultore amatoriale, che spesso aveva così tanto olio da non sapere a chi darlo - dice Sally Semeria, creatrice del progetto -  per non parlare di quell’anno in cui ha raccolto oltre 20 kg di cipolle!  In tutta Italia sono già in molti ad aver aderito a Bjull, persone che coltivano nel tempo libero ma anche piccole aziende agricole: sul sito si possono trovare prodotti di grande qualità con una storia unica. Amo l’entroterra e so bene gli sforzi che fanno ogni giorno istituzioni e popolazione per valorizzarlo. E’ un peccato che i turisti si fermino solo sulla costa: a pochi minuti dall’autostrada ci sono posti e persone meravigliose. Con Bjull i turisti avranno un buon motivo per esplorare l’entroterra!”

In un mondo, dove molti giovani sono senza lavoro, ostaggi del mugugno,  ed hanno smesso di coltivare la speranza, l’incontro con Sally è stata l’occasione per essere contagiati positivamente dalla sua straordinaria passione e dal suo grande entusiasmo.

Perché Bjull non è solo uno strumento per far incontrare produttori e consumatori, è anche uno strumento per evitare gli sprechi, far scoprire il territorio e le sue tradizioni.

Provate a navigare nel sito, sono sicuro che lo inserirete fra i vostri preferiti. 

Ecco il link: www.bjull.com

Facebook: bjull  /  Twitter: @hi_bjull

 

 

Claudio Porchia

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