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| 27 settembre 2015, 08:01

In & Out: Cristina Calzia, da Imperia all'Australia tra studio, lavoro e progetti futuri lontani dalla nostra provincia

Quando sono arrivata a Sidney, in appena due giorni avevo gà trovato alloggio e impiego.

In & Out: Cristina Calzia, da Imperia all'Australia tra studio, lavoro e progetti futuri lontani dalla nostra provincia

Cristina Calzia, ha appena 27 anni, ma da diverso tempo ha lasciato Imperia per vivere dapprima il sogno americano, nel vero senso della parola, lavorando a Diseny World, il regno di tutti i sogni, ad Orlando negli Stati Uniti. Ora invece Cristina si trova a Sidney da circa tre anni, dove studia, lavora e programma il suo futuro. Ecco come vive una ragazza di Imperia a Sidney: le difficoltà, le certezze e la volontà di voler tornare a casa, per ora, solo durante le vacanze.

Come sei arrivata a Sidney? Tre anni fa ho chiesto il “working holiday”, il visto di vacanza-lavoro per soggiornare in Australia. Ho fatto le procedure online ed ho ricevuto il documento nello stesso pomeriggio. Quando sono arrivata a Sidney in appena due giorni avevo trovato sia alloggio che impiego. Ho lavorato inizialmente in una farm, letteralmente una fattoria, dove raccoglievo frutta. Successivamente ho trovato impiego in una wwoofing, una formula che prevede l'offerta di vitto e alloggio in cambio di lavoro e in questo caso ho fatto la baby sitter.

E' stata la tua prima esperienza all'estero? No, ho lavorato per un anno ad Orlando, in Florida, al parco Disney World. Vivere secondo il modello americano è stato particolare. Lo stipendio base è davvero basso, si aggira attorno ai 3.50 dollari l'ora, che vengono però compensati dalle mance, che negli Stati Uniti sono obbligatorie. Ero ancora ad Orlando quando ho richiesto il visto per Sidney. Prima di arrivare negli Stati Uniti, ho vissuto per sei mesi a Madrid.

Come si vive in Australia? L'accoglienza che ti riservano gli australiani non è il massimo. Credo siano uno dei popoli più chiusi che abbia conosciuto. E' anche vero che l'85% di persone che abitano l'Australia arrivano da altri Pasei, la maggior parte sono asiatici. Dal punto di vista burocratico, è tutto molto più snello e più veloce, non solo rispetto all'Italia, ma anche agli Stati Uniti. In generale credo che gli australiani siano molto corretti e onesti.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro a Sidney? Mi sono iscritta all'università, dove studio presso la facoltà di turismo. Ciò mi permette di avere un visto studentesco, con il quale posso anche lavorare. Le tasse universitarie però sono davvero alte: circa 1600 dollari ogni tre mesi.

Cosa c'è in Australia che non troveresti mai a Imperia? Non c'è la stessa sicurezza, sia nel girare per una strada da sola di notte, o anche solo la correttezza di perdere il portafogli e avere la certezza che qualcuno te lo ripoertà, con tutto dentro, compresi i soldi. D'altro canto ci sono abitudini alle quali non mi sono ancora abituata, come il fatto che alle 9 di sera tutti i ristoranti chiudano e lo stesso facciano i locali notturni all'una e mezza del mattino.

C'è un posto dell'Australia che hai visitato e che ti è rimasto nel cuore?Sicuramente la Sunshine Coast, si trova a nord. Non è un luogo che piaccia a tuti, ma per me è davvero speciale.


Cristina ad appena 27 anni ha già raccolto esperienze di vita e lavoro in diversi continenti. Sarebbe la persona ideale per scrivere guide turistiche per ragazzi che vogliono vivere altrove. Grazie alle sue esperienze dirette, alle emozioni, alle difficoltà che solo chi diventa cittadino del mondo può raccontare, Cristina avrebbe davvero molto da scrivere.

Stefania Orengo

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