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Politica | 28 agosto 2015, 18:39

Sanremo, Lotto 6: l'Ufficio ai Lavori Pubblici accoglie la richiesta della Idroedil di proseguire gli scavi nel fine settimana. Faraldi: “Non condivido questo provvedimento”

"L'eventuale aumento delle polveri sottili potrebbe metter a repentaglio la salute del cittadino che ha presentato l'esposto – commenta Faraldi – i cui motivi avrebbero richiesto più tempo e non avrebbero dovuto ammettere deroghe in attesa dell'arrivo dei risultati dei rilievi.”

Sanremo, Lotto 6: l'Ufficio ai Lavori Pubblici accoglie la richiesta della Idroedil di proseguire gli scavi nel fine settimana. Faraldi: “Non condivido questo provvedimento”

I lavori all'interno del Lotto 6 potranno proseguire anche nel fine settimana. E' quanto consente l'ordinanza emessa quest'oggi dall'Ufficio ai Lavori Pubblici del Comune di Sanremo, in risposta alla richiesta di prosecuzione dei lavori presentata dalla Idroedil lo scorso 18 agosto. Una concessione che non accoglie il parere favorevole dell'Assessore alla Viabilità e ai Lavori Pubblici Leandro Faraldi e di tutta l'Amministrazione.

Il 12 agosto è stato, infatti, presentato un esposto al Comune di Sanremo da parte del Movimento 5 Stelle e di un cittadino residente in una zona molto vicina al cantiere del Lotto 6. La segnalazione riguardava principalmente l'inquinamento acustico prodotto dagli scavi e un aumento delle polveri sottili presenti nell'aria, in concomitanza dei lavori

Contestualmente alla richiesta di prosecuzione degli scavi anche nel fine settimana da parte della Idroedil, il Comune di Sanremo, ha inoltrato comunicazione all'Arpal e all'Asl in merito alla necessità di effettuare i rilievi utili a verificare se, quanto indicato nella segnalazione, avesse un fondamento. Nonostante i risultati dei controlli non siano ancora arrivati, l'Ufficio Lavori Pubblici ha emanato un'ordinanza che consente la prosecuzione dei lavori nel fine settimana.

“Si tratta di un provvedimento tecnico – commenta l'Assessore alla Viabilità e ai Lavori Pubblici Leandro Faraldi – per il quale non è richiesto il mio parere e per il quale non posso imporre nulla al dirigente Trucchi che ha firmato l'ordinanza, che però non condivido. Vorrei che fosse chiaro che la parte politica, quindi io, ma l'Amministrazione tutta - malgrado in questo caso non sia richiesta alcun parere,- non condivide la parte tecnica.”

Secondo quando dichiarato dall'Assessore Faraldi sarebbe stato opportuno aspettare i risultati dei rilievi per l'incolumità del cittadino che ha provveduto ad inviare il suo esposto: “Non entro nel merito di quel che riguarda l'inquinamento acustico, se da qui a dieci giorni scopriamo che vi era un più alto livello di decibel, questo è un problema, ma sicuramente meno grave se quando arriveranno i risultati delle analisi scopriremo che l'aumento delle polveri sottili è stato accertato. Gli inquinamenti atmosferici hanno bisogno di una pausa temporale, affinché si possano equilibrare i livelli, ma se, come in questo caso, togliamo anche la pausa del fine settimana ed il cantiere diventa continuo, tutto ciò non sarà possibile. "L'eventuale aumento delle polveri sottili potrebbe metter a repentaglio la salute di un cittadino – commenta Faraldi – i motivi dell'esposto avrebbero richiesto più tempo e non avrebbero dovuto ammettere deroghe in attesa dell'arrivo dei risultati dei rilievi.”

E' per questa ragione che questo pomeriggio l'Assessore Faraldi ha inviato una lettera al Dirigente dell'Ufficio ai Lavori Pubblici Trucchi, manifestando la sua presa di posizione nei confronti dell'ordinanza emessa e le distanze che da questa intende prendere l'Amministrazione che, dal punto di vista politico, non condivide questa scelta.

La Idroedil ha presentato la richiesta di prosecuzione dei lavori anche al Comune di Taggia che, invece, non ha ancora dato il suo via libera: “Se Taggia non emette l'ordinanza, la Idroedil non potrà lavorare o, comunque, non potrà farlo al di fuori del cantiere. Anche un solo dubbio sull'aumento delle polveri sottili, che metterebbe così a rischio la salute di un cittadino, avrebbe dovuto frenare l'emissione di questa ordinanza.” 

Simona Della Croce

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