"In risposta all'articolo su Sanremo News scritto dall'amministrazione di Taggia a riguardo dello smaltimento e conferimento rifiuti dove si fa riferimento al M5S di Sanremo Taggia, precisiamo che la medesima Associazione forte di 2500 iscritti, di cui molti di diverse estrazioni politiche, rappresenta una volontà democratica degli stessi che in linea di massima ed in maggioranza d'intenti, si vogliono avvalere dell'articolo 35 del decreto sblocca Italia, per impedire che il nostro territorio venga distrutto da una politica amministrativa che lascia tutti i cittadini basiti per la testardaggine dell'amministrazione comunale di Taggia, che da anni sostiene una nuova discarica sul proprio territorio e, allo stato attuale, colpevole della distruzione della flora, fauna e macchia mediterranea.
Una amministrazione cieca, che si aggrappa agli specchi, che ci mette a seri rischi di inquinamento con sversamenti di percolato in un depuratore non idoneo e successivamente in mare, che dimostra la poca sensibilità verso il nostro paese, senza fare i conti con il possibile e probabile inquinamento delle falde acquifere che con gli anni si potrebbe verificare, per non parlare di diossina ecc. Appare strumentale che si assista ultimamente ad attacchi volti verso la politica, e verso anche le opposizioni di Taggia, attacchi che di fatto dimostrano un certo nervosismo da parte di chi ha malamente gestito questa vicenda e che ancora insiste su una strada che i cittadini non condividono.
Cara amministrazione di Taggia, ti invitiamo a procedere alla sospensione provvisoria dei lavori di sbancamento, in attesa che la regione, come ha annunciato personalmente dall'assessore regionale all'ambiente Gianpedrone alle mamme 'no lotto 6' e a degli esponenti della nostra associazione, provveda nel giro di pochissimo tempo, a fornirci alternative percorribili in attesa della costruzione del nuovo biodigestore, cui dovranno accertarne la validità di un progetto ormai probabilmente superato. A noi non rimane altro che gridare Vergogna verso un'amministrazione che di fatto non applica gli articoli che sono nello statuto comunale, per la tutela della salute dei cittadini, questo alla luce dei troppi casi di persone ammalate, e alla luce degli ultimi avvenimenti che ci hanno visto protagonisti di situazioni di emergenza per fortuna in un periodo di non balneazione.
Il silenzio a volte sarebbe doveroso, ed invece si assiste all'ennesima pochezza, ma all'elevazione a potenza di una certa presunzione e poca umiltà. Un'amministrazione comunale non è padrona di una cittadina e deve saper ascoltare e rimediare ai propri errori...".
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