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Attualità | 12 agosto 2015, 07:11

Weekend di Ferragosto, Federalberghi: 'Boom di turisti dall'Europa dell'Est. Per la prossima stagione si faccia più promozione in piccoli stati, ma più redditizi”

"La stagione è stata salvata da questi turisti stranieri che mai ci saremmo aspettati, si tratta di un segnale che deve assolutamente far pensare e del quale bisogna tener conto per il futuro" ha commentato Americo Pilati, Presidente di Federalberghi.

Weekend di Ferragosto, Federalberghi: 'Boom di turisti dall'Europa dell'Est. Per la prossima stagione si faccia più promozione in piccoli stati, ma più redditizi”

Si sta avvicinando il weekend di Ferragosto, il periodo dell'anno più atteso per albergatori e turisti e sicuramente quello da cui cogliere i maggiori frutti per il settore turistico. A detta degli albergatori, il mese di agosto, è sempre stato il periodo degli italiani, delle famiglie con bambini pronti a trascorrere la settimana più calda dell'anno qui al mare.

Quest'anno, c'è l'incognita delle previsioni del tempo, che da venerdì potrebbero regalare un Ferragosto bagnato, ma è vero anche che probabilmente chi ha deciso di partire ha già raggiunto il mare per trascorrere le proprie ferie.

“Se il tempo terrà, faremo il pienone – ha commentato Americo Pilati Presidente Regionale e Provinciale di Federalberghi - ci sono ancora poche camere libere, ma contiamo di riempirle da qui alla fine della settimana. E' come sempre un agosto di italiani, anche se quest'anno si registra un'alta presenza di stranieri, probabilmente il turista italiano è in sofferenza. Si tratta di un fine settimana più o meno in linea con l'anno scorso, anche se ci aspettavamo qualcosa di più. Con questo caldo pensavamo di ricevere molte più telefonate e prenotazioni, sarebbero potuti andare meglio sia luglio che agosto, ma dobbiamo comunque constatare di aver lavorato molto a maggio e giugno, cosa che non è mai accaduta.”

E' un agosto di italiani, come consuetudine, ma è vero anche che la percentuale di stranieri è molto elevata rispetto agli anni precedenti. Su 100 clienti, ad esempio, presenti nel mio albergo, 70 sono stranieri e 30 italiani. Il dato che dovrebbe più far pensare è che la provenienza è la più variegata, ieri ad esempio, sono andati via dei clienti provenienti dall'Armenia.

Il turista straniero sembra aver salvato, ancora una volta, la stagione balneare della nostra provincia, ma la cosa più interessante è che a farlo non siano stati i classici tedeschi, inglesi o francesi, ma turisti provenienti dall'Europa dell'Est, in percentuale maggiore rispetto al solito, cosa che ha stupito con piacere gli stessi albergatori.

“Si tratta di un dato che deve far pensare noi – prosegue Pilati - ma anche le istituzioni sul da farsi per la prossima stagione: bisogna prendere coscienza che la promozione in nazioni come la Germania, la Francia o l'Inghilterra, ha fatto il suo tempo. Mi auguro che la Regione cerchi di andare a promuovere il nostro territorio in stati, magari più piccoli, ma sicuramente più redditizi in questo momento: scandinavi, slovacchi, polacchi, ungheresi, lituani, sono questi i turisti che sempre più spesso raggiungono la nostra provincia ed è su di loro che bisogna puntare per rilanciare questo settore. La stagione è stata salvata da questi turisti stranieri che mai ci saremmo aspettati, si tratta di un segnale che deve assolutamente far pensare e del quale bisogna tener conto per il futuro."

La media di età resta comunque invariata, il turista medio rimane nella forbice de 40/50 anni, si tratta in prevalenza di famiglie con bambini o ragazzi fino ai 15 anni. Mancano le coppie o i giovani trentenni, probabilmente la nostra provincia non offre ancora loro quello che cercano, anche sotto questo aspetto occorrerebbe fare le dovute considerazioni. 

Simona Della Croce

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