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Al Direttore | 03 agosto 2015, 18:03

Ventimiglia: presidio NoBorders, lettore risponde agli attivisti "Parlano loro che hanno occupato abusivamente il suolo pubblico"

Un lettore risponde agli attivisti del presidio NoBorders, in merito all'occupazione della zona dei Balzi Rossi a Ventimiglia, dove trovano spazi alcuni migranti e diversi attivisti.

Ventimiglia: presidio NoBorders, lettore risponde agli attivisti "Parlano loro che hanno occupato abusivamente il suolo pubblico"

Un lettore risponde agli attivisti del presidio NoBorders, in merito all'occupazione della zona dei Balzi Rossi a Ventimiglia, dove trovano spazi alcuni migranti e diversi attivisti.

"Si legge che secondo gli "attivisti": "il presidio mantiene condizioni igienico sanitarie dignitose, come testimonia l'assenza di qualunque caso conclamato di malattie infettive e la costante presenza di medici". A questo riguardo sentiremo cosa avrà da dire l'ASL a tempo debito, ben più autorevole rispetto a non meglio precisati "medici". Il movimento afferma (riporto testuale) che "al presidio non ci sono 'i centri sociali', ma singoli e attivisti che si mettono in gioco in prima persona senza alcun ritorno se non la consapevolezza di combattere per una giusta causa". Che ci fanno allora lì in mezzo persone già presenti in loco l'estate del 2014 e che sul Piazzale de Gasperi (luogo dove il parking selvaggio e il pernottamento non è consentito) quando nessuna "emergenza umanitaria" era ancora scoppiata, manifestavano ieri come oggi la medesima arroganza e tracotanza? Inoltre è cosa nota che al presidio prendono parte parecchi "personaggi" ben noti ai ventimigliesi e alle forze dell'ordine. Insomma: si fa distinzione tra "buoni e cattivi giornalisti" e non tra buoni e cattivi cooperanti. Chiaramente i riferimenti alla vergognosa aggressione al giornalista (che segue peraltro altre simili, indirizzate a persone comuni) di alcuni giorni fa e sul divieto di fare "le foto" per "potreggere la privacy dei migranti" si commentano da sole con le fotografie di corredo all'articolo (in particolare il cartello di minacce alle forze dell'ordine). Sconfortante poi leggere che "sconcerta l'invadenza dei cronisti" detto da gente che ha occupato abusivamente il suolo pubblico con tende, amache, stenderie, banchetti, tavoli e sedie, ormai quasi da due mesi. Se poi a questo, oltre al chiasso sino a notte alta con stereo a tutto volume, giochi al pallone, e quant'altro, si aggiunge il recente atto fuorilegge dell'oscuramento (e danneggiamento) di una videocamera di sorveglianza con lo spray, commesso violando uno spazio privato (il tetto di un noto ristorante) allora davvero più che "una difesa" la lettera dei "NoBorder" appare più un'arrampicata sugli specchi. Come già evidenziato in precedenti segnalazioni, sono gli stessi migranti a non volere sostegno altrui: intenzionati, i pochi rimasti, a proseguire una protesta civile, silenziosa e pacifica. ovviamente la percentuale di 60 migranti e 30 cooperanti è da leggersi invertita. Vedere per credere". 

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