La FIVA (Federazione Italiana Venditori Ambulanti) Confcommercio, associazione di categoria rappresentativa a livello nazionale del comparto delle aziende ambulanti, ha chiesto un incontro con il presidente della Regione, Giovanni Toti.
“Ci preme innanzitutto sottolineare – viene evidenziano nella richiesta - discostarci nettamente da quelle realtà – comitati, associazioni, gruppi ecc… - che negli ultimi tempi sono venute alla ribalta (anche e soprattutto su media e stampa) per alcune problematiche che riguardano il settore, in primis la fine della sospensione di due anni dalla presentazione del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva). A nostro avviso, infatti, i soggetti deputati al dialogo con le Istituzioni sono innanzitutto le Associazioni di Categoria maggiormente rappresentative a livello territoriale, regionale e nazionale”.
La posizione di FIVA Confcommercio Liguria, che rappresenta quindi le sue 4 sedi provinciali, sull’argomento DURC è unitaria: dopo i due anni di sospensione, che negli intenti sarebbero dovuti servire per dare un po’ di respiro a quelle aziende che si trovavano in difficoltà ma che alla realtà dei fatti hanno aggravato ulteriormente la situazione, siamo assolutamente contrari ad eventuali ipotesi di moratorie o nuove sospensioni.
“Le aziende dai noi rappresentate, che con molte difficoltà si sono mantenute in regola con tutti i pagamenti, hanno 'digerito' la sospensione del DURC ma dopo i due anni non vorrebbero ritrovarsi nella situazione paradossale di essere in regola e lavorare fianco a fianco con chi in regola non è e che non ha utilizzato il tempo a disposizione per cercare a meno di farlo. Per questi motivi chiediamo un incontro urgente in cui meglio specificare la situazione e le problematiche ad essa connesse; ne approfittiamo, inoltre, per anticipare quelli che sono gli argomenti che vorremmo innanzitutto affrontare, non appena sarà possibile, con l’Assessore e l’Assessorato Sviluppo Economico della Regione: Direttiva Bolkenstein, abusivismo e contraffazione, manifestazioni straordinarie e hobbisti (art. 32 T.U.)”.