"Ho appena letto l’articolo sull’Ospedale di Carità di Taggia. Visito l'ospedale due volte a settimana e aiuto una signora inglese che non parla italiano. Questa lady ha avuto un ictus lo scorso agosto e da allora, a nome della famiglia, ho assistito il suo processo di recupero. Si tratta di un viaggio lungo e difficile perché le sue disabilità sono molte e il problema della lingua non è indifferente. Nel corso dei mesi il personale medico e il team dell’ospedale sono stati molto attenti e hanno anche imparato un po’ di inglese per aiutarla. Ieri una signora delle pulizie ha iniziato a utilizzare un App sul suo telefono cellulare che la aiuta a tradurre l’italiano in inglese e questo è stato molto d’aiuto.
A mio parere, l'ospedale è eccellente. E’ difficile stare vicino a persone che soffrono di demenza o Alzheimer. Alcuni pazienti inizialmente mi riconoscevano, ma a volte per loro sono invisibile. Le persone che vi lavorano hanno una pazienza incredibile e non è facile nemmeno per loro.
Siamo portati a non pensare che possa accadere anche a noi o a chi ci sta vicino ... fino a quando non è troppo tardi. Questa esperienza mi ha insegnato tanto soprattutto di valutare e abbracciare la vita in pienezza.
Anna Fill".