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Sanità | 29 marzo 2015, 07:11

Dal 1212 l'Ospedale di carità di Taggia continua ad essere un’istituzione, intervista al direttore amministrativo

L’Ospedale di Carità è nato, quasi 800 anni fa, per aiutare tutti i bisognosi di cure e riparo. Nel corso degli anni l’obiettivo umanitario della fondazione si è evoluto assieme alle circostanze delle epoche che gli si sono succedute.

Dal 1212 l'Ospedale di carità di Taggia continua ad essere un’istituzione, intervista al direttore amministrativo

Nel 1212 fu fondato l’Ospedale di Carità a Taggia. Ottocento anni più tardi, nel 2012, fu inaugurata la nuova sede della Fondazione, a oggi la seconda più antica d’Italia, diventata un’ONLUS senza scopo di lucro.

Ciò che ha sempre simboleggiato per i taggiaschi un’istituzione, è cresciuta fino a divenire oggi una vera e propria casa per ben 64 pazienti, la maggior parte over 70, che vivono all’interno di una comunità con radici molto profonde, radicate soprattutto nell’umanità dei propri sostenitori. L’ospedale di Carità ha avuto la sua sede storica, dal 1600 circa al 2012, in Via Ruffini a Taggia e fu inizialmente fondato come casa per i pellegrini. In seguito divenne un ospedale e dal 1900 entrò a far parte dell’IPAB, Istituto Pubblico di Assistenza e beneficenza, a carattere religioso.

Grazie a un lascito della famiglia Cepollina, fu donato un terreno in zona Levà, e la storica fondazione è spostata dalla vecchia sede per essere ricostruita ex novo, diventando multifunzionale e in grado di offrire un’accoglienza maggiore e servizi più evoluti. La realizzazione della nuova sede è stata permessa soprattutto grazie alle donazioni di privati. Gli ospiti trascorrono una vita comunitaria, arricchita da laboratori manuali, lezioni di canto, e rappresentazioni per le principali festività annuali.

Le associazioni benefiche hanno avuto un ruolo fondamentale nella restaurazione di questa storica realtà. I Lions di Arma e Taggia hanno contribuito alla costruzione dell’Ospedale in modo attivo, donando, tra le altre cose, un laboratorio dentistico completo e la presenza di tre professionisti dello stesso club, operanti della struttura. La realtà associazionistica del territorio ha un ruolo attivo all'interno dell'ospedale e nella vita sociale degli ospiti. Dal primo aprile il responsabile sanitario dell’Ospedale di Carità diverrà il Dottor Napoli, già operante nel reparto di medicina a Sanremo. La presenza del dottor Napoli porterà una nuova stabilità all’ospedale, in cui già attualmente la presenza medica è garantita per buona parte della giornata. 

Abbiamo chiesto al direttore amministrativo della struttura, Massimiliano Borioli, quali saranno le sfide per il futuro: “L’ospedale di Carità, sotto la guida del Presidente, Don Antonio Arnaldi, parrocco di Taggia, è pronto ad affrontare un programma innovativo. Abbiamo progetti nell’ambito dei servizi sociali, progetti di borsa lavoro, idee che coinvolgano i giovani in attività di tirocinio per la qualifica di OSS e altre integrazioni con le associazioni di volontariato presenti sul territorio". (oltre a progetti molto più ambiziosi ma a lungo termine di poter incrementare i posti letto con un ampliamento strutturale). L’Ospedale di Carità è nato, quasi 800 anni fa, per aiutare tutti i bisognosi di cure e riparo. Nel corso degli anni l’obiettivo umanitario della fondazione si è evoluto assieme alle circostanze delle epoche che gli si sono succedute.

Ciò che non è mai mutato è stato l’aiuto umanitario e i gesti di carità, da parte di persone abbienti rimaste nell’anonimato, così come da persone semplici che hanno voluto contribuire, con quanto possibile, per far sopravvivere una casa da sempre considerata di tutti.

Stefania Orengo

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