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Al Direttore | 03 marzo 2015, 14:25

Bordighera: un nostro lettore "Pomeriggio da incubo ieri al Pronto Soccorso del Saint Charles"

Bordighera: un nostro lettore "Pomeriggio da incubo ieri al Pronto Soccorso del Saint Charles"

Un nostro lettore, Aldo Ummarino, ci ha scritto per segnalare un caso di malasanità, avvenuto ieri a Bordighera:

"Un pomeriggio da incubo al pronto soccorso del Saint Charles. Raggiunto il pronto soccorso, su indicazione del medico che ha effettuato la visita poco prima delle 13.30, inizia la trafila relativa all'assegnazione del codice di gravità, al termine della quale viene assegnato un codice giallo, codice del tutto discutibile in relazione al referto della visita medica domiciliare, nel quale si chiede un immediato ricovero. A questo punto inizia l'attesa che dura ore per la visita medica, visita nella quale viene confermato e stabilito il ricovero in ospedale, usciti dalla visita, inizia un periodo di 'parcheggio' in una saletta e l'attesa dura per ore, su uno stretto lettino con impossibilità di movimento. Il Pronto Soccorso è pieno di infortunati e ammalati, accompagnati dai parenti, il personale si adopera come può, dopo circa cinque ore e mezzo di paziente attesa, inizio a preoccuparmi: nessuno si presenta, nessuno porta notizie, a questo punto inizio a fare domande al personale infermieristico che transita nella saletta. Sono circa le 19.45 e, siccome al familiare che accudisco non vengono portati nè cibo nè acqua, faccio presente questa esigenza al personale. Mi viene risposto che al Pronto Soccorso non vengono somministrati cibi e bevande. Mi rendo conto, che nonostante la disponibilità del personale, vi sono notevoli carenze di organizzazione, di consistenza numerica sia del personale medico che infermieristico, sia della dotazione di accessori e materiali d'uso. La preoccupazione aumenta, non accetto questo stato di fatto: il mio familiare, età anni novantadue è chiaramente affaticato e sotto stress. Insisto con più determinazione con il personale per avere delle risposte certe, faccio presente in modo determinato i problemi che il medico aveva descritto nella visita domiciliare, con la richiesta di ricovero immediato e non sono più disponibile a sopportare questo stato di fatto. A questo punto, qualcuno del personale si reca dal medico facendo presente le mie rimostranze e, dopo una decina di minuti finalmente mi viene comunicato che il posto è stato trovato e il ricovero verrà effettuato a breve, e così avviene. Quello che resta, è però la sensazione di impotenza, per non dire la consapevolezza del rischio corso, e che i rischi che si corrono al Pronto Soccorso di Bordighera sono veramente seri, ci si rende conto che potrebbe, in quelle lunghe attese succedere l'irreparabile, sperando sempre che non tocchi a noi. Un pomeriggio d'inciviltà sanitaria, mi domando, come è stato possibile, in poco tempo raggiungere questi livelli 'vergognosi' di bassissima qualità sanitaria, chi, o quali sono stati gli artefici di un tale disastro, quali sono i motivi di una tale dissolutezza sanitaria, decisioni prese 'dall'alto' senza cognizione del danno che si sta perpetuando, decisioni che stanno distruggendo la sanità pubblica del ponente ligure, chi è, chi sono i responsabili? Faccio un appello a tutte le parti politiche, a tutte le parti sociali, a tutti i cittadini, non si può continuare nell'indifferenza generale, vi ricordo che prima o dopo tutti avremo bisogno di assistenza sanitaria, e è sperabile di non ritrovarla in queste condizioni".

Carlo Alessi

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