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Eventi | 28 marzo 2015, 00:00

Presentata in provincia di Imperia la guida 2015 de 'I Ristoranti della Tavolozza - Custodi del territorio'

L'iniziativa prevede l’adozione da parte dei ristoranti aderenti del Decalogo della Tavolozza: locale ospitale; cucina sana e collegata al territorio; e trasformazione dei ristoranti in centri di informazione turistica.

Presentata in provincia di Imperia la guida 2015 de 'I Ristoranti della Tavolozza - Custodi del territorio'

L'associazione 'I Ristoranti della Tavolozza' ha presentato lunedì pomeriggio, per la prima volta in provincia di Imperia, la guida 2015. A fare da splendida cornice all'incontro l’agriturismo 'L'Adagio', situato in regione Roglietto a Badalucco. Hanno preso parte all'evento Barbara Ronchi della Rocca, esperta di galateo e cultrice delle buone maniere, in qualità di testimonial dell’Associazione e madrina del progetto, e l'editore del gruppo More News Enrico Anghilante.

L'adesione a 'I Ristoranti della Tavolozza - Custodi del territorio' prevede l’adozione del Decalogo della Tavolozza: locale ospitale; cucina sana all’insegna della stagionalità ed a chilometro zero; e trasformazione dei ristoranti in centri di informazione turistica. Questo significa, fra gli impegni assunti nei confronti dei clienti, la novità di dispensare informazioni e materiale turistico gratuito sulle caratteristiche ambientali, storiche ed artistiche dei luoghi e sui loro personaggi. I ristoranti vengono intesi, quindi, e devono operare non solo come punti di incontro e socializzazione, ma anche di partenza alla scoperta del territorio. L'iniziativa è diventata una guida gastronomica delle Alpi del Mare per il 2015 tutta da gustare e regalare, curata da Edizioni Zem.

Al termine della presentazione si è tenuta una degustazione di olii extravergini millesimati Roi, offerta dai proprietari Rossella e Franco. Il frantoio, tra gli sponsor della guida, si trova in Valle Argentina, nell'entroterra di Sanremo. I suoi prodotti risultano di alta qualità, frutto di una sapiente selezione annuale e territoriale delle migliori olive taggiasche. Il motivo della degustazione e di una presentazione della guida articolata nelle varie zone interessate, al posto di una manifestazione unica, risiede nel legame forte ed imprescindibile con il territorio, nonché nella riscoperta e promozione di autentici gioielli, quali il borgo di Badalucco, come ha spiegato nell'introduzione il giornalista Claudio Porchia.

Da notare che si tratta di un'iniziativa indipendente: la guida è stata data alle stampe grazie al supporto degli sponsor, che seguono la filosofia della Tavolozza, e le è stato attribuito un valore, affatto simbolico ma avvicinabile, di 10 euro. Non è mancato il ricordo di Claudia Ferraresi, presidente dell'Associazione fino all'improvvisa scomparsa la scorsa primavera. “L'obiettivo per il 2016 – ha concluso Porchia – è quello di consolidare la guida e di un percorso di crescita”.

“Tre elementi importanti – ha preso la parola l'editore di Sanremo News –. Primo, abbiamo deciso di investire molto nell'enogastronomia con la libertà di scegliere i ristoranti, perché siamo indipendenti. Secondo, il concetto della custodia del territorio: è la gente che me lo chiede, perché vuole vivere delle esperienze diverse. Terzo, dobbiamo imparare a parlare le lingue del mondo. Per questo abbiamo creato il giornale www.italyrivieralps.com con le notizie delle Alpi del Mare esclusivamente in Inglese, Tedesco e Russo. Anche l'anno prossimo reggeremo il prodotto con degli investimenti privati; gli daremo un'impronta web ancora più forte: finora il box della guida su Sanremo News è stato visto da 26 mila persone diverse, statistiche alla mano; e parlerà almeno Inglese, mi piacerebbe anche Tedesco e Russo, perché la lingua fa parte dell'accoglienza”.

“Bisogna picchiare davvero sull'accoglienza – ha insistito Barbara Ronchi della Rocca –. Stamattina ho fatto una passeggiata in Valle Argentina e non c'era una chiesa aperta. Dev'esserci l'emozione gastronomica insieme al valore aggiunto dell'esplorazione e del godere del territorio. Poi, sarebbe troppo chiedere il cartellino sul tavolo della prima colazione? La differenza, su cui tantissimi cascano, è proprio la prima colazione, quando invece c'è tanta voglia di coccolare l'ospite in altri momenti. Si potrebbe portare in tavola qualcosa di nicchia ed identificarlo con il cartellino, che faccia da traino con il produttore. Per esempio, questa mattina ho comprato il buonissimo pane di Triora”.

“Sono orgoglioso ed emozionato – è intervenuto Roberto Pisani, durante il dibattito con il pubblico –. La coerenza dev'essere il filo logico di questo percorso, costi quello che costi”. “Il sorriso innanzitutto! Un'altra idea – ha proposto, infine, Luigino Filippi – potrebbe essere quella di coinvolgere i negozi, purché vendano delle cose autentiche e pregevoli”. Pisani e Filippi sono critici enogastronomici ed 'ispettori' dell'Associazione sul territorio.

Anna Castellana

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