All’appropinquarsi lesto della tornata elettorale in Liguria, qualcuno s’è accorto che le nostre ferrovie sono immerse nel degrado. Quel qualcuno è l’assessore regionale ai trasporti, Enrico Vesco, che per far fronte alle continue lamentele per i disservizi delle vie ferrate ha organizzato un dettagliato sopralluogo. Ha visitato una stazione fantasma (quella di Oneglia senza biglietteria, salvo l’emettitrice automatica), contemplato luoghi selvatici e abbandonati (i giardini Winter a Porto Maurizio), soffermandosi poi a Loano a rimirare spazi vuoti che potrebbero essere rinverditi o trasformati in utilissimi parcheggi, esaurendo l’istruttiva missione a Finale Ligure.
Tra una foto e l’altra col sindaco di turno, rassicurazioni e strette di mano, ha voluto cimentarsi nell’arte divinatoria già perseguita da illustri predecessori, tra cui ministri e viceministri. Il raddoppio dei binari da Andora a San Lorenzo vedrà la luce il prossimo anno. Le opere civili saranno finite nel 2015, mentre fra una quindicina di mesi correranno i primi treni sulla tratta finalmente attivata. Simile annuncio l’aveva proferito pochi giorni prima di lui Riccardo Nencini, braccio destro di Maurizio Lupi al dicastero delle infrastrutture (qui il primo articolo della serie). Vesco è stato più preciso nella sua dichiarazione clonata: pendolari e cittadini tutti, aspettatevi di viaggiare sulla ferrovia sdoppiata con il cambio d’orario tra due primavere, a giugno 2016. Ciò implica, tra le altre cose, che sarà completata la galleria di Poggi, l’ultima a mancare all’appello. Che saranno costruite le nuove stazioni a Imperia e Andora, che saranno armati e posati tutti i binari. A questo punto, con reiterata fiducia, non resta che imitare Striscia la notizia e fare un nodo al fazzoletto. Nel 2016 saremo lì, pronti a saltare su un regionale nella stazione riunita d’Imperia, che ancora odorerà di vernice fresca. Salvo che, nel frattempo, intervengano altri annunci contrari…
Gli aspiranti dottori in Futurologia, invece, possono tentare di azzeccare la data in cui le locomotive sfrecceranno sul modernissimo tracciato Andora-Finale Ligure, poco più di trenta chilometri quasi tutti dentro le montagne. Costo preventivato: un miliardo e mezzo di euro. La buona notizia è che l’opera sarebbe realizzabile anche a lotti costruttivi; quindi si partirebbe col primo, per un valore di circa 220 milioni, necessario per eseguire le “finestre d’attacco” propedeutiche alla perforazione dei tunnel, comprese le vie d’accesso ai cantieri. La butto lì: 2075?
Luca Re