Diano Marina: il Tar restituisce la gestione del Politeama alla Dianorama. Paolo Negro: "Una sentenza vergognosa"

"Una sentenza vergognosa". E' un fiume in piena Paolo Negro, titolare della Cooperativa I.So, che, come scrive oggi La Stampa, si è visto annullare dal Tar Liguria la possibilità di gestire il Politeama Dianese, il cine-teatro di Diano Marina, a seguito di un ricorso presentato dai soci della Dianorama Spa, Antonio Languasco, Giovanni Orsi e Paolo Tardito, contro il bando di gara del Comune di Diano Marina sulla gestione del cinema, vinto da Paolo Negro.

"La ritengo una cosa ingiusta, immotivata. Dire che questa sentenza mi lascia l'amaro in bocca è un eufemismo. Non è possibile che chi vince la gara con merito si veda defraudato dei propri diritti, questo succede solo in Italia. E' una cosa grottesca".

"Dicono - continua - che non abbiamo la capacità imprenditoriale solo perché gestiamo strutture stagionali, ma a Pietra Ligure, dal 2007 al 2009 abbiamo gestito il cinema per 365 giorni all'anno. E' la prima volta, in trent'anni che sono in questo mondo, che mi sento dire di non essere in grado di fare questo mestiere".

La prossima settimana Paolo Negro incontrerà i propri legali per decidere le mosse future. Non è escluso un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato.

"Vedremo - conclude - valuteremo il da farsi".

Soddisfazione è invece stata espressa da Antonio Languasco, socio della Dianorama, società che gestisce il Politeama dal 1988. "La sentenza si commenta da sola - ha dichiarato a Sanremo News - ma siamo contenti per aver visto riconosciuto quello che noi sostenevamo e siamo molto contenti di questo. Oltretutto si esprime un ringraziamento a tutti quelli che in questi mesi di attesa ci hanno sempre sostenuto facendoci capire che era giusto quello che facevamo. Per il resto prendiamo atto di quello che ha deciso il giudice e andiamo avanti. In attesa noi eravamo rimasti dentro, per cui di fatto non cambia niente. Ora aspettiamo di ufficializzare il tutto come dispone la sentenza e ripartire".

"Si arriva da vent'anni di procedure secondo me non corrette - dichiara a Sanremo News l'Assessore al Patrimonio Luigi Basso -, nel senso che nel '95 si chiude una stagione, quella del contratto di affitto di azienda che aveva 'ereditato' la Dianorama perché era succeduta a un'altra società che aveva tenuto per altri vent'anni questo cinema che, quando c'era la caserma di Diano Marina, trasmetteva film a luci rosse. Dopodiché è subentrata la Dianorama che ha cominciato a rinnovare la programmazione. Nel '95 gli è scaduto il contratto di affitto. L'amministrazione dell'epoca ha fatto una transazione con cui, visto che la Dianorama aveva chiesto al Comune soldi per migliorie fatte, gli aveva concesso di rimanere fino al 2005, anno in cui è stato imposto all'amministrazione che ne frattempo si era insediata, di fara una gara che però non è stata fatta fino a quando non siamo arrivati noi. A quel punto i funzionari del Comune hanno nominato una commissione di gara che indice un bando alla quale partecipano le due società. La commissione, non l'amministrazione, lo aggiudica alla ditta di Negro. Dianorama fa ricorso al Tar che gli dà ragione, ma la parte importante è che non è stata annullata la gara, ma è semplicemente cambiato il gestore. Per noi l'obiettivo è stato centrato, perché non ci interessa chi c'è dentro, ma che la procedura di affidamento sia legale, corretta, che ci sia dentro qualcuno che svolge un servizio. Oltretutto, fino a oggi il Comune pagava 48mila euro l'anno per lo svolgimento del servizio, mentre da ora ne incasseremo 20mila dalla Dianorama. Siamo quindi contenti perché dopo vent'anni finalmente c'è una aggiudicazione con tutti i crismi".