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Attualità | 06 febbraio 2015, 07:11

Turismo delle seconde case: sconforto dei torinesi in viaggio verso la Liguria: “Costi elevati per viaggi troppo lunghi e stancanti”

Il turismo ha visto in questi ultimi anni, soprattutto a seguito della crisi economica, un utilizzo sempre più diffuso e frequente delle abitazioni private, le cosiddette “seconde case”, ma il fattore trasporti e le difficoltà nel percorrere relativamente pochi chilometri, come nel caso dei torinesi, potrebbe rivelarsi una variabile delicatissima che potrebbe incidere notevolmente sull'arrivo dei turisti.

Turismo delle seconde case: sconforto dei torinesi in viaggio verso la Liguria: “Costi  elevati per viaggi troppo lunghi e stancanti”

Torino – Sanremo, 231 km percorribili secondo la Via Michelin in 2 ore e 49 minuti in auto, una distanza minima o comunque 'a misura d'uomo', che negli anni ha portato al consolidamento di un connubio turistico, e non solo, tra il Piemonte e la Liguria il quale ha rappresentato sotto molti aspetti lo zoccolo duro del turismo del ponente ligure, soprattutto da quando si è trasformato nel cosiddetto “turismo delle seconde case”. I torinesi amano venire a svernare nella nostra regione, tant'è che la maggior parte di loro è proprietaria di abitazioni acquistate principalmente nell'epoca del boom economico, quando le famiglie potevano ancora permetterselo. Il tutto favorito non solo dai pochissimi chilometri che collegano le Alpi al mare, ma anche dalla suggestiva linea ferroviaria italo – francese che ha sempre rappresentato una comodità per i viaggiatori e un'economica alternativa alla macchina, soprattutto in queste fredde giornate di neve, in cui non è sicuramente prudente mettersi alla guida.  

Effettuando il viaggio dal capoluogo torinese al ponente è possibile incontrare una moltitudine di “viaggiatori tipo”, in questi giorni particolarmente preoccupati anche dalle previsioni meteo che fanno sembrare la Liguria più lontana di quanto già lo sia. 

Pendolari, studenti, viaggiatori occasionali che solitamente si spostano in auto costretti dalla neve ad affidarsi alle rotaie; ma soprattutto proprietari di seconde case, che scelgono di raggiungere il mare anche per evitare la nebbia, il freddo e la neve di queste  rigide giornate invernali. Ma seppur resista ancora, il turismo delle seconde case dal Piemonte verso la Liguria sembra effettivamente arrancare, probabilmente anche per ragioni di trasporto. 

“Gran parte di coloro che viaggiano verso la Liguria sono ormai molto anziani”  ci spiega una viaggiatrice, incontrata su un convoglio diretto a Genova, proprietaria di una seconda casa a Bordighera. E prosegue “Io personalmente ho acquistato la mia abitazione negli anni '70, ci ho cresciuto i miei figli e amo particolarmente 'scendere al mare', ma devo dire che da quando son stati dimezzati i treni e sono costretta a percorrere tratte alternative per raggiungere il ponente, sicuramente più dispendiose, sto diradando i miei viaggi. Con questi prezzi la mia pensione non mi permette di venire al mare così spesso come riuscivo a fare un tempo". 

Pensare di partire da Torino e raggiungere la Liguria attraverso la famosa Cuneo – Ventimiglia - sicuramente la tratta più breve ed economica - sembra oggi un'impresa impossibile dal momento che sono rimasti all'attivo solamente due treni giornalieri, di cui solo uno consente la coincidenza con i convogli provenienti dal capoluogo del Piemonte. Costo del biglietto 12,85 euro per raggiungere, in circa quattro ore, la stazione di Sanremo, che sul budget del turista significano 25,70 euro A/R.  

Le soluzioni sono le più disparate: circa tre quelle con il cambio a Savona, tradizionalmente via alternativa alla Cuneo – Ventimiglia, leggermente più dispendiosa (20,50 euro), ma che consentono comunque di raggiungere il ponente in una media di quattro ore, qua il budget sale a 41,00 euro. 

A queste si aggiungono le soluzioni più bizzarre 'via Genova' che, laddove coinvolgano Intercity, fanno crescere la spesa del povero turista a circa 60,60 euro A/R, che diventano ancora più pensanti da spendere quando alla coincidenza in quel di Genova P.za Principe, si deve aggiungere il cambio al cardiopalma di nove minuti da effettuare nella stazione di Alessandria: con quest'ultima soluzione non si arriva nel ponente prima di 4 ore e 40. Per quanto riguarda i diretti bisogna alzarsi all'alba se si vuol partire dalla città sabauda intorno alle 6.25 del mattino, o a pomeriggio inoltrato, intorno alle 17.40, dalla città dei fiori verso la Mole. 

Servono più treni, più collegamenti – ammonisce un altro viaggiatore – o almeno serve che vengano ripristinati quelli precedenti, è impensabile che si debba raggiungere il ponente passando via Genova spendendo in un sol viaggio, quello con cui una volta ne avrei effettuati almeno due. Il treno e' un servizio essenziale per molte persone, tra cui giovani e anziani che vogliono potersi muovere in autonomia, pur non possedendo una autovettura, in modo sicuro e tranquillo. Per chi la possiede deve rappresentare invece una valida alternativa a cui affidarsi soprattutto in questi giorni di allerta meteo. Personalmente sto valutando la possibilità di vendere la mia abitazione, così sembra davvero complicato potermela godere tutto l'anno". 

Il turismo ha visto in questi ultimi anni, soprattutto a seguito della crisi economica, un utilizzo sempre più diffuso e frequente delle abitazioni private, le cosiddette “seconde case” perché, in questo frangente di difficoltà, hanno rappresentato la via più economica per abbandonare la città. Nel caso del ponente, però, il fattore trasporti e le difficoltà nel percorrere relativamente pochi chilometri, come nel caso dei torinesi, potrebbe rivelarsi, come fanno notare gli stessi viaggiatori, una variabile delicatissima che andrebbe ad incidere notevolmente - ancor più di quanto stia già facendo - sull'arrivo dei turisti.

Simona Della Croce

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