Il nostro lettore Luigi De Chicchis ci ha scritto per segnalare la chiusura dello storico distributore dell'autoporto di Ventimiglia:
"Compaiono con rammarico, all'interno della stazione di servizio AUtoplose dell'autoporto di Ventimiglia, i cartelli dove si annuncia la chiusura della stazione! E' si risaputo che il costo dei carburanti oltre frontiera induce a spostarsi in Francia per fare rifornimento, ma altresì vero è il fatto che esistono moltissimi altri servizi di cui questa città potrebbe beneficiare, come l'autolavaggio, il parcheggio, uno store per accessoristica e ricambi auto, un'officina, un elettrauto ecc. ecc. il tutto H24 e proprio all'uscita dello svincolo autostradale. Ebbene a fronte di tutto ciò, la politica locale e nazionale, ha indotto l'ennesima azienda a chiudere, lasciando senza stipendio ben 5 famiglie italiani, di cui per decenni, hanno dato il meglio di loro nel proprio lavoro e nel servizio al pubblico".
"Ci si chiede come mai a questi problemi non viene data voce, nessun articolo, nessuna citazione a livello amministrativo comunale, niente di niente. Come mai per migliaia di banalità, si diffondono notizie e aggiornamenti e per una cosa come questa nessuno dice niente? Non vi era nessun interesse collettivo a sostenere questa struttura? Con quello che pagano i ventimigliesi, all'autostrada dei fiori... nemmeno un minimo interessamento per il sostegno di questo impianto da parte dell'amministrazione? Solo capaci di aumentare i pedaggi e diminuire i servizi... il comune opera per le sorti dello scalo Roja, delle aree ferroviarie dismesse....per ogni cosa immaginabile e non ha voce in capitolo per questo argomento? Sarebbe interessantissimo, capire cosa ne pensano le persone e soprattutto come mai ogni volta che un residente di questa città, viene gettato nella "discarica" come un oggetto non più utile, a mezzo licenziamento... nessuna figura politica o amministrativa, intervenga per un minimo di tutela! Personalmente ritengo che sia una perdita che verrà percepita nel tempo....pian piano... quando la domenica si rimane in panne e non si intravede l'ombra di un meccanico o uno store dove cercare qualche pezzo di emergenza".
"La mia solidarietà è rivolta a quelle persone che hanno sempre lavorato con passione e puntualità, notte e giorno, e che oggi per riconoscimento dell'impegno dimostrato, si trovano senza lavoro e ignorate da tutti! Questo è uno dei tanti motivi per cui sento di dovermi vergognare di appartenere a questa collettività individualista".