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Al Direttore | 26 gennaio 2015, 18:25

Ventimiglia: la polizia locale utilizzata per questioni di ordine pubblico? Un agente risponde ad una sindacalista

Claudio Filippi, un agente della Polizia Locale di Ventimiglia, vuole replicare alle dichiarazioni di una sindacalista.

Ventimiglia: la polizia locale utilizzata per questioni di ordine pubblico? Un agente risponde ad una sindacalista

Claudio Filippi, un agente della Polizia Locale di Ventimiglia, vuole replicare alle dichiarazioni di una sindacalista.

"La scorsa settimana il Segretario Provinciale UIL-FPL Milena Speranza affermò “anche i vigili urbani sono bersagli? Non si impieghino nell’ordine pubblico”, innanzitutto forse bisognerebbe ricordare alla rappresentante UIL-FPL che i “Vigili Urbani” non esistono più giuridicamente ormai da ben ventinove anni. Infatti già nel 1986 la legge di riforma ha cambiato le cose attribuendo notevoli mansioni e nuovi compiti. In quell’occasione infatti è stata istituita la figura dell’operatore di Polizia Municipale che poi le varie Regioni hanno trasformato in Polizia Locale inglobando anche la Polizia Provinciale. Pertanto già il termine utilizzato dalla Speranza nel riferirsi agli Operatori di PL la dice lunga sull’anacronismo di quanto la stessa ha affermato nel suo intervento di risposta al Rappresentante OSPOL Beccaria.

Infatti forse non se ne accorta, ma la società con il passare del tempo si è profondamente modificata e noi, Agenti di PL abbiamo dovuto fare lo stesso, il nostro lavoro ha subito grandi cambiamenti e sono ben altri i problemi da affrontare e i compiti che ci vengono assegnati. Il nostro ruolo odierno è davvero molto più ampio rispetto a quello di ventinove anni fa, chiamarci Vigili Urbani oggi è come farci tornare indietro di tutto questo tempo non considerando le nostre nuove competenze e mansioni. E se tra i nostri compiti vogliono far rientrare anche l’impiego in operazioni di ordine pubblico che questo venga fatto, ma a parità di tutele e condizioni delle forze di Polizia e che tutti i Sindacati si attivino affinché queste vengano garantite, così proprio come ha fatto l’OSPOL già nel 2012, dal momento in cui l’allora Governo Monti decise di cancellare per gli Operatori di PL l’equo indennizzo inerente gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali e la pensione privilegiata riconosciuta per causa di servizio.

All’epoca infatti l’OSPOL depositò formale diffida al Ministro dell’Interno… ma questo nulla ha a che vedere con quanto richiesto dal Beccaria, il quale ha preso spunto dalla tragica situazione accaduta in Francia per rimarcare le problematiche relative allo svolgimento del lavoro di Agenti di PL e le differenze tra un Paese come la Francia che dopo quanto successo si muove cercando di prendere gli opportuni provvedimenti a tutela anche del personale di Polizia Locale e il nostro Paese dove troppo spesso la figura dell’Agente di PL è ancora anacronisticamente vista come quella di Vigile Urbano a quanto pare, purtroppo, proprio anche da chi dovrebbe lottare per garantire adeguati diritti e sicurezza agli Operatori… se queste sono le premesse non bisogna certo stupirsi che la nostra condizione a livello di tutele e di considerazione sia quella attuale. 

Gli Agenti di PL, proprio per il solo fatto che indossino una divisa, sono potenziali bersagli… sia che vengano impiegati, comunque su decisione e ordine del Questore, in operazioni di ordine pubblico o meno. È proprio per questa ragione che, al pari delle forze di Polizia Statali, dovrebbero essere tutelati sia giuridicamente che con l’assegnazione dell’adeguato equipaggiamento (tra l’altro previsto sia dalla Legge Regionale che, per quello che riguarda la Città di Ventimiglia, dall’art. 5 del Regolamento Speciale concernente l’armamento degli appartenenti del Corpo di Polizia Locale) sia attraverso la frequenza dei corsi di tecniche operative. A me sembra che questo sia quanto richiesto giustamente dal Dirigente Provinciale OSPOL Beccaria e ribadito dal Commissario Provinciale dell’Associazione Professionale Polizia Locale Luca Pignone, i quali, comunque, nei loro interventi non mi sembra abbiano fatto riferimento all’impiego in operazioni di ordine pubblico della PL.

L’auspicio resta quello che alle prossime elezioni RSU gli operatori di PL sappiano fare la giusta scelta tra Sindacati formati da persone che svolgono il nostro medesimo lavoro, che ben conoscono le problematiche e le difficoltà che questo comporta e che ben conoscono le nostre reali necessità, e Sindacati al cui interno vi sono rappresentanti che, nel 2015, purtroppo ci vedono ancora come “semplici” Vigili Urbani".

Direttore

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