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Politica | 27 novembre 2014, 15:56

Sonia Viale (Lega Nord) a "Sotto Pressione":"L'effetto Salvini si sentirà anche in Liguria"

Il segretario della Lega Nord in Liguria:"Primarie Pd un insulto alla Liguria che soffre".

Sonia Viale (Lega Nord) a "Sotto Pressione":"L'effetto Salvini si sentirà anche in Liguria"

Dopo l'exploit in Emilia Romagna, il cosiddetto “effetto Salvini” è pronto a farsi sentire anche in Liguria. Ad affermarlo è l'on. Sonia Viale, Segretario della Lega Nord Liguria, ospite di Cristiano Bosco nella nuova puntata di Sotto Pressione su LiguriaWeb.Tv.

L'ex Sottosegretario agli Interni e all'Economia è molto ottimista, a pochi giorni di distanza dal boom elettorale del suo movimento alle regionali emiliane, dove la Lega Nord ha superato la soglia del 20%. “Dopo l'Emilia, la Liguria. La Lega è emersa come secondo partito dell'Emilia e primo del centrodestra: una rimonta, dalle politiche a oggi, straordinaria; una cavalcata fatta da Salvini, politicamente da studiare e capire, perché molto interessante, anche dal punto di vista di come fare a intercettare i voti di chi aveva perso fiducia nella democrazia. La pressione inizia da oggi in Liguria, perché abbiamo alle porte le regionali, e la Lega Nord Liguria deve essere pronta a cogliere la sfida”. L'effetto Salvini, per Sonia Viale, “si sentirà certamente”. “È un segretario come si deve, non si risparmia. La sua presenza sul territorio, la sua capacità di comunicare, di farsi sentire vicino ai problemi della gente indipendentemente dall'appartenenza ideologica è una chiave vincente anche in Liguria, una regione molto ancorata alle ideologie alle appartenenze di famiglia, dove magari qualcuno vota a sinistra perché lo faceva il nonno o il bisnonno”, aggiunge. “È una regione tradizionalmente 'rossa', ma spiazzare, passando da temi come l'abrogazione della legge Fornero, argomento tipicamente di sinistra, a temi come sicurezza e stop all'immigrazione irregolare e selvaggia del paese, argomento di un'altra area politica, è una capacità nuova di fare politica, sicuramente vincente anche nella nostra Liguria”.

Ma Matteo Salvini, dice Berlusconi, “non ha ancora dimostrato nulla”. Sonia Viale non è d'accordo: “In questo momento, tutti vogliono il rinnovamento, i giovani, Salvini ha dimostrato innanzitutto di avere grandi capacità come Segretario, e non è poco. In un momento in cui c'era solo Renzi sulla scena politica mediatica, ha intuito lo spazio, e ha aiutato anche il centrodestra a sopravvivere. Lo stesso Renzi ha riconosciuto l'esistenza di un leader nel campo del centrodestra, che è Salvini: non ne avevamo bisogno, che lo riconoscesse Renzi, ma Salvini ha certamente dimostrato di poter diventar leader del centrodestra. Quanto alle capacità di amministrare, la Lega ha tantissime persone che hanno dimostrato di essere buoni politici e ottimi amministratori”.

In tema di alleanze, la Lega ligure pare pronta a dialogare con altre forze. Tranne che con una: “Certamente non con il Nuovo Centrodestra”, dichiara categorica il Segretario. “La nostra è un'avversione politica verso un partito che non sa dove stare, che si chiama Nuovo Centrodestra e poi sta al governo con la sinistra, e che fa una politica di sinistra. L'operazione Mare Nostrum, per esempio, è una operazione politicamente senza senso: fare arrivare nel nostro paese 150 mila persone senza un futuro, che non hanno diritto a stare perché non sono rifugiati – solo una minima parte sarà dichiarata rifugiato - è un'operazione irresponsabile che crea lo scontro sociale e va ad acuire la differenza tra persone che hanno bisogno, e sappiamo quante persone sempre più abbiano bisogno di assistenza e aiuti in un momento di rischio povertà così forte. NCD ha scelto questa parte, che ci stiano: sicuramente non con noi”. In tema di alleanze, la Lega può sia correre da sola che in coalizione. “Sono disposta ad accettare qualsiasi sfida col mio simbolo”, afferma.

“Sono molto legata a un simbolo che mai è venuto meno a quelli che sono stati i suoi obiettivi di partenza: cambiamento dello stato, riforme strutturali profonde, federalismo, legalità, difesa dei territori e delle identità. Questi temi, con Salvini, oggi hanno un respiro nazionale, oltre il Nord tradizionale: siamo ormai sulla soglia dei 30 anni come partito, che inizia a diventare maturo, ma le idee sono sempre valide e vincenti. Saremmo anche pronti ad andare da soli. Non abbiamo voglia di partecipare per vincere e avere poltrone, non ci servono alleanze a ogni costo per governare. Vogliamo arrivare a dei risultati, se questo arriverà passando per un accordo con Forza Italia come accaduto in Emilia e come accade in Veneto e Lombardia, dove governiamo insieme, saremo disponibili anche in Liguria”.
Per l'ex Sottosegretario agli Interni, esistono alternative all'attuale politica sulla immigrazione. “Le alternative le abbiamo viste in passato. Ci sono stati periodi di emergenza grave, come la rivoluzione del Nord Africa. Abbiamo dovuto, in pochissimi mesi, affrontare il problema: è stato affrontato con l'Europa, con permessi che hanno consentito a un certo numero di persone si spostarsi legalmente nel paese, e al termine del periodo sono stati tutti espulsi e rimandati in Tunisia, da dove arrivavano, e poi si è lavorato per fare accordi con paesi di provenienza. Non siamo non per un no all'immigrazione, siamo per un no all'immigrazione irregolare, e dunque sì all'immigrazione regolare, che si può fare se c'è lavoro per tutti. Siccome questo è un momento in cui il lavoro manca, specialmente agli italiani, non ha senso fare arrivare persone che qui non avranno né casa né lavoro”.

Un'ultima stoccata, con un finale wagneriano, contro il PD ligure, alle prese con le primarie per scegliere il candidato Presidente. “Le primarie PD sono uno schiaffo in faccia agli alluvionati di Genova e a chi, in questo momento, sta soffrendo. La Liguria è la regione più a rischio povertà: 1 su 4. Per mesi e mesi, quando ancora l'alluvione non si era verificata, il PD era chiuso nelle segrete stanze delle segreterie di partito per discutere di cavilli. Una cosa vergognosa. Se c'è astensione nel nostro paese, ciò è dovuto anche a questa lontananza, e alla chiusura nelle stanze delle segreterie di partito. Le primarie sono un insulto alla Liguria: Raffaella Paita rappresenta tutta la vecchia politica della sinistra in Liguria, che ha fallito e che dovrebbe vergognarsi per la gestione dell'alluvione. Cofferati, invece, dovrebbe presentarsi come il nuovo? Ho già detto tutto”.

Redazione

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