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Attualità | 24 novembre 2014, 15:16

Bordighera: presentato questa mattina un accordo tra i comuni del Comprensorio intemelio sul futuro dell'Ospedale St.Charles

“Abbiamo scelto di tutelare i 60.000 cittadini che abitano il nostro territorio, creeremo un tavolo tecnico di fattibilità e presenteremo in Regione una proposta con ad oggetto il mantenimento di un presidio sanitario costante.”

Bordighera: presentato questa mattina un accordo tra i comuni del Comprensorio intemelio sul futuro dell'Ospedale St.Charles

Mantenere sul territorio un presidio sanitario attivo 24 ore su 24, organizzato ed efficiente presso il complesso ospedaliero di Bordighera, che serva tutto il comprensorio del distretto ventimigliese.  

Questo l'oggetto del documento siglato il 7 novembre da diciassette comuni del Comprensorio intemelio, a cui si aggiunge quello di Ospedaletti, che è stato presentato questa mattina. 

"Noi sindaci abbiamo un obbligo di tutela dei nostri cittadini – ha detto il sindaco di Bordighera Giacomo Pallanca - non siamo qua in contrapposizione e questo accordo non ha alcuna colorazione politica; abbiamo scelto di tutelare i 60.000 cittadini che gravitano intorno al nostro territorio”.  

Il documento non ha nulla a che vedere con la realizzazione del nuovo ospedale di Taggia, nei confronti del quale tutti i sindaci che hanno sottoscritto l'accordo si sono mostrati favorevoli.

“Ci rivolgeremo direttamente in Regione – ha continuato il Sindaco di Bordighera – poiché sappiamo che l'Asl 1 segue le direttive della sanità regionale e quindi questo tavolo di tecnico di fattibilità che noi andremo a creare, con dei componenti indicati dai comuni e non dall'Asl, presenterà una proposta con la quale andremo a discutere come sindaci della tutela dei nostri cittadini.”

Alla presentazione dell'accordo in Regione e al confronto con l'Asl, si aggiunge, quindi, anche la volontà di creare un tavolo tecnico di fattibilità della proposta di creare un presidio ospedaliero che garantisca il primo soccorso 24 ore su 24, i cui componenti saranno indicati e condivisi dai Comuni interessati. 

Presidio di primo intervento, dunque, non pronto soccorso, almeno in questa prima fase. In base al regolamento stabilito dall'accordo Stato - Regione, la realizzazione di un ospedale di primo livello, è possibile con un minimo di 80.000 abitanti; ma un'analisi congiunta tra il numero dei cittadini coinvolti nell'accordo mediante i propri sindaci; e le caratteristiche morfologiche del nostro territorio, potrebbe portare sul lungo periodo ad una deroga di tale regolamento e, dunque, anche all'ottenimento di un vero e proprio Pronto Soccorso, questo però è ancora tutto da valutare. 

La proposta ha, per ora, ad oggetto la richiesta quanto meno di un presidio di pronto intervento, ma ha concluso il Sindaco Pallanca “cercheremo di chiedere il massimo per i nostri cittadini e il nostro territorio, appoggeremo sempre la realizzazione del nuovo ospedale di Taggia, ma questo non deve intaccare il diritto alla salute degli abitanti della nostra zona".

Simona Della Croce

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