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| 05 novembre 2014, 22:03

Il Pepe Rosa di Bordighera: sapori locali ed un tocco di creatività

Un menù a prezzo fisso per la gioia del palato e del portafoglio.

Il Pepe Rosa di Bordighera: sapori locali ed un tocco di creatività

La nuova guida dei ristoranti, la mitica rossa della Michelin, conferma le difficoltà della Liguria a entrare nell’olimpo della gastronomia nazionale: nessun locale con tre e due stelle e “solo” 11 chef stellati rappresentano un dato, che non richiede ulteriore commento. Il dato diventa ancora più preoccupante se consideriamo che la regione, che ha una spiccata vocazione turistica, può vantare anche una cucina di fama e livello internazionale.

In realtà il mondo della ristorazione del ponente ligure è in grande fermento, la crisi ha eliminato senza pietà i locali senza qualità e senza un corretto rapporto con il prezzo. Oggi questi  due elementi sono  decisivi nella scelta del ristorante.

C’è chi preferisce andare a mangiare fuori una volta di meno, per potersi permettere un ristorante più caro senza  ricorrere ad un mutuo e chi non vuole rinunciare alla cena con gli amici o i familiari anche senza  una ricorrenza particolare o un’ occasione speciale.

Il ristorante Pepe Rosa di Bordighera ha ideato una formula che mette d’accordo tutti: un menù a 20 euro con due piatti a scelta fra gli antipasti, i primi ed i secondi ed un dolce, bevande escluse. Il prezzo fisso, particolarmente indicato per un pranzo o una cena informale, permette di conoscere in anticipo il budget necessario e riduce di molto la paura finale del conto, la cuenta dolorosa come dicono gli amici spagnoli.

Ma il prezzo non è tutto, da solo non condiziona la nostra scelta, il locale deve offrire anche una cucina buona e di qualità, proprio come accade in questo piccolo locale situato sulla trafficatissima via Aurelia all’altezza della stazione ferroviaria.

Il locale è carino, ben insonorizzato e con una musica in leggero sottofondo; i tavoli ben disposti, distanziati e apparecchiati secondo le regole del bon ton, renderebbero felice la mia amica Barbara Ronchi della Rocca. A tavola l’eleganza non costa nulla, dipende dalla nostra sensibilità e intelligenza. Se a questa nota di attenzione nella mise en place semplice e moderna, aggiungiamo il fatto che all’arrivo nel locale sarete fatti accomodare con gentilezza e un sorriso garbato, non vi sentirete affatto orfani di una stella michelin.

Ad accogliervi in sala è il titolare Giovanni Ferrera, mentre alla moglie, Lucia Sciuto, è affidata la cucina.

La divisione dei ruoli appare perfetta: lui ama parlare con i clienti, raccogliere gli ordini, servire ed informarsi del vostro gradimento dei piatti e del servizio, mentre lei preferisce rimanere in cucina, curando personalmente tutte le fasi:  dall’acquisto dei prodotti alla preparazione e presentazione dei piatti. Raramente la vedrete in sala, “mi piace cucinare, mi è sempre piaciuto e sono contenta del mio lavoro” mi ha detto quando l’ho raggiunta nel suo regno.

Dal 2003 la sua passione è diventata la sua professione e dal 2008 e la cuoca di questo locale. Il suo segreto è una cucina delicata e semplice, utilizzando pochi ingredienti e di grande qualità, che permettano al cliente di capire cosa trova nel piatto.

Lucia Sciuto, chef del Pepe Rosa

Nella carta la scelta non è molto grande, ma i piatti sono cucinati con cura, ben presentati e di qualità, permettendo anche delle scelte vegetariane e senza pesce.  Il menù cambia ogni 15 giorni  perché Lucia ama cambiare e sperimentare nuovi piatti, “diversamente a fare sempre  le stesse cose mi annoierei” - dice sorridendo  - “... e poi ci sono clienti che vengono spesso e vogliono provare nuovi piatti”.

All’interno del menù del giorno ho provato il branda, i calamari ed il tortino al gianduia. davvero ottimi!

 

Ma erano deliziosi anche i fagottini di pasta fillo alle mele e gorgonzola e le bavatte al baccalà per nopn parlare delle crepe alle verdure caramellate.

 

Il ristorante Pepe Rosa si trova a Bordighera in via Vittorio Emanuele 144, telefono  0184 267027

La prenotazione non è obbligatoria, ma fortemente consigliata perché il locale è spesso pieno a pranzo e cena. Provatelo e scoprirete perché.

Claudio Porchia

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