ELEZIONI COMUNE DI SANREMO
 / Sanità

Sanità | 29 ottobre 2014, 08:50

Sanità: il 3 novembre prossimo sciopero del sindacato 'NurSind' anche nella nostra provincia

Il sindacato rappresentativo del comparto sanità del SSN, ha dichiarato sciopero del comparto della sanità pubblica e contemporaneamente organizza una manifestazione davanti a Montecitorio.

Sanità: il 3 novembre prossimo sciopero del sindacato 'NurSind' anche nella nostra provincia

Anche nella nostra provincia la sanità sciopera il 3 novembre prossimo. Già numerose le adesioni allo sciopero indetto dal 'NurSind' ed alla manifestazione a Montecitorio.

Il sindacato rappresentativo del comparto sanità del SSN, ha dichiarato sciopero del comparto della sanità pubblica e contemporaneamente organizza una manifestazione davanti a Montecitorio. Lo sciopero vuole ribadire due cose:
- definanziare il lavoro in sanità, de-capitalizzarlo come valore economico e sociale, impoverirlo con tante restrizioni oltre che creare danni importanti alla qualità delle cure impedisce di sanare le tante storture del sistema sanitario, le sue numerose diseconomie, di qualificarne la spesa se non di ridurla a scala di sistema;
- le Regioni che ancora oggi sono le principali responsabili della sanità pubblica, non riescono a trasformare la crisi in opportunità e tutte le restrizioni finanziarie a loro imposte da loro sono tradotte in restrizioni al lavoro, in tasse ai cittadini, in quote sempre più crescenti di privatizzazione e in meno qualità... ma mai in altra sanità.

"Ne consegue che il nostro giudizio sulla legge di stabilità - scrive il sindacato - mentre saluta con favore una serie di misure tese a far crescere il paese, non condivide l’idea che esse siano di fatto poste in contrapposizione al valore  del lavoro in sanità. La proroga del blocco contrattuale del Pubblico Impiego contrattualizzato già provato da 5 anni di impossibilità di aumento del trattamento economico anche con fondi aziendali è una proroga del “non sviluppo” ed è una assurdità. Con la legge di stabilità, inoltre, il Governo ha chiesto alle Regioni un taglio di risorse agli sprechi che innegabilmente esistono, ma tagliare sugli sprechi vuol dire riorganizzare il sistema dei servizi cosa che non si può fare senza usare il lavoro professionale per cambiare le cose. Oggi la possibilità di riconvertire diseconomie in economie è di fatto impedita dalle politiche contro il lavoro pubblico che anche questa legge di stabilità ribadisce il che vuol dire che i nuovi tagli andranno a penalizzare inevitabilmente i sistemi di garanzia dei livelli essenziali di assistenza. Tutto ciò ha ricadute importanti sulla categoria degli infermieri che, ricordiamo, sono i professionisti in prima linea nell’accogliere, assistere e prendersi cura dei malati acuti, cronici e fragili. Non è un caso che i primi ad essere stati contagiati dal virus Ebola siano stati infermieri in servizio presso gli ospedali. Degli infermieri ma più in generale dei lavoratori della sanità non ci si ricorda mai ma delle forze dell’ordine si anche se entrambi sono i primi garanti di una sicurezza che è parte costitutiva di un certo grado di civiltà".

L'Asl n° 1 imperiese assicura, nelle strutture interessate dallo sciopero, il rispetto delle norme dì legge sulla garanzia dei servizi pubblici essenziali e delle emergenze, per ridurre il più possibile eventuali disagi alla cittadinanza.

Negli ospedali saranno garantite le prestazioni di urgenza, mentre l'attività programmata e prenotata potrebbe subire interruzioni o sospensioni. Sono garantite le prestazioni d'urgenza e quelle assicurate nei giorni festivi nei Servizi.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium