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Attualità | 23 ottobre 2014, 07:14

Il talento non conosce crisi: la storia di Alessandro Lotti, da Sanremo a Monaco direttore di un salone di lusso

Nato a Milano 30 anni fa, sposato con un figlio di 2 anni, Alessandro è l’emblema di una gioventù capace di affermarsi e realizzarsi, nonostante le difficoltà dei tempi.

Il talento non conosce crisi: la storia di Alessandro Lotti, da Sanremo a Monaco direttore di un salone di lusso

Il talento non conosce crisi. A dimostrarlo è la storia di Alessandro Lotti, sanremese di adozione, diventato di recente direttore responsabile di un importante salone di lusso a Monaco. Nato a Milano 30 anni fa, sposato con un figlio di 2 anni, Alessandro è l’emblema di una gioventù capace di affermarsi e realizzarsi, nonostante le difficoltà dei tempi.

Il segreto? Lavorare con passione, umiltà ma soprattutto crescere facendo tanta gavetta. Così Alessandro ha fatto con il suo mestiere di parrucchiere. “Fin da piccolissimo ho mostrato la mia personalità, il mio carattere forte e grazie a mio padre ho potuto seguire i miei sogni – ci racconta Alessandro -  Ho abbandonato gli studi da giovanissimo e ho imparato quello che ho sempre saputo essere il mio mestiere: il parrucchiere. Ho preferito studiare le nuove tecniche di taglio/piega ‘sul campo’, per questo motivo ho girato l’Europa e lavorato in molti saloni: il cambiamento non mi spaventa, anzi, mi stimola ad imparare e mettermi in discussione”.

Un carattere deciso, una vita da giovane indipendente quella di Alessandro che ha imparato presto a badare a se stesso cercando fare qualcosa di concreto per il suo futuro. “Mi iscrivevo ai corsi di formazione con mie spese, mi spostavo in treno, mi facevo ospitare da amici e parenti pur di frequentare. Ho lavorato quindi in molte città per molti signori nomi del settore (Jean Louis David, Aldo Coppola, Tony&Guy, Eric Zemmour  ndr) e per una famosa Agenzia di Freelance di Milano pettinando VIP ed ospiti di molti programmi televisivi. Ho imparato molto ed ora sto raccogliendo i frutti dei miei sacrifici” racconta il giovane direttore.

Poi quattro anni fa l’arrivo a Montercarlo e la svolta nel prestigioso salone ‘Eric Zemmour’: “Sono arrivato a Monaco con tanta voglia di emergere e grandi sogni nel cassetto. Ho iniziato a lavorare con Eric Zemmour,  lavavo teste e facevo ben poche pieghe, ero l’ultimo arrivato in un grande salone, quindi non potevo pretendere altro trattamento! Nell’arco di 6 mesi ho conquistato la mia clientela, il mio spazio nell’Equipe, fino ad arrivare a fare concorrenza a livello d’incassi al Direttore. Mi sono creato un nome (Sasha, Alessandro in russo) e la stima dei miei collaboratori”-

Un grande risultato con altrettanti sacrifici. Infatti Alessandro è uno dei tanti frontalieri che quotidianamente si recano in Francia, lasciando affetti e famiglia a casa. “Non nego che sia una vita dura: esci la mattina presto e torni la sera tardi, macini chilometri: in un anno ho fatto qualcosa come 25mila chilometri – aggiunge il giovane papà - Ci sono parecchie spese extra e fiscalmente non è più così conveniente  ma mi sono realizzato nel Principato”.

Una realtà, quella monegasca che non risente di problemi. “A Monaco non esiste crisi economica – conferma Alessandro - ma c’è molta concorrenza e si compete veramente tra grandi. Il bacino di clienti è sempre lo stesso per tutti, il Principato è piccolo e si lavora bene fidelizzando i residenti più che coi turisti, quindi bisogna eccellere non solo nella manualità e nello stile, ma anche curando i dettagli ed i servizi offerti. Infatti noi di ‘Eric Zemmour Beaute Prestige’ vogliamo proporre un’esperienza sensoriale completa e memorabile, devi uscire dal nostro salone rigenerato non solo nell’aspetto, ma anche nello spirito. Cerchiamo di dare il meglio perchè sappiamo che i dettagli fanno la differenza. Per questo motivo abbiamo luci e fragranze pensate ad hoc per ogni ambiente; musica diversificata a seconda degli ambienti, più lounge nella zona tecnica, più pop e melodica in quella stilistica; bibite, succhi di frutta, tea e caffè serviti con biscotti e cioccolati ed il venerdì ed il sabato offriamo calici di champagne e pasticcini. Cerchiamo di dare il meglio perchè sappiamo che i dettagli fanno la differenza.”.

Un’attenzione alla clientela garantita dalla qualità dell’equipe, racconta Alessandro: “Siamo un’equipe giovane,  tutti sotto i 40 anni,  ma questo non è affatto sinonimo di inesperienza (come si pensa in Italia, un’altra mentalità!): infatti lo Staff è estremamente formato da anni di lavoro in saloni internazionali rinomati, da collaborazioni con i più grandi professionisti, da mensili corsi di aggiornamento e dalla maniacale cura dei dettagli e dell’igiene del salone impongo! I Collaboratori li scelgo con estrema cura.  Io mi occupo della parte Stilistica, Sandrine (la mia vice) di quella Tecnica, la precisa Eleonora è specializzata in Extension e lavori tecnici, la creativa Silvia si occupa di seguire il percorso stilistico nella sua evoluzione.  I giovani Francesco e Melanie sono una risorsa eccellente, grandi lavoratori appassionati con infinita voglia di crescere. Il Singolo non è nulla senza eccellenti collaboratori!”.

Una carriera a cui molti aspirano, ma per Alessandro sarebbe stato possibile affermarsi ugualmente anche a Sanremo? “Frequento poco la realtà sanremese e la vivo ancora meno: lavoro spesso, quando ho del tempo libero lo passo con mia moglie Silvia e nostro figlio Edoardo Tiziano nella nostra casa a Limone, il nostro tranquillo rifugio.  Quindi non mi posso sbilanciare in facili giudizi. La crisi credo abbia portato con se’ anche molta ‘depressione’: sono pochi i commercianti che ancora hanno realmente passione e voglia di fare bene, lo dimostrano le serrande chiuse sia in pausa pranzo che la domenica ed i lunedì (miei giorni ‘liberi’), o i musi lunghi quando entri a chiedere informazioni.. Capisco le spese extra che un’apertura festiva o prolungata comporta, ma ‘chi non risica non rosica’. In ogni caso credo che sarei riuscito ad affermarmi anche a Sanremo.  Sicuramente avrei dovuto per certi versi ‘accontentarmi’, ma sono ambizioso, ho un carattere forte e determinato: mi impegno al massimo per ottenere ciò che voglio, difficilmente demordo! Chi lavora bene ed offre servizi eccellenti non sente crisi, ne ‘concorrenza cinese’ perché emerge dalla massa”.

Quali consigli dare ai giovani? “Coltivate sempre i vostri sogni. Non lasciate che nessuno vi sminuisca o vi faccia desistere dal seguirli. Fate sacrifici, lavorate sodo.  Studiate: la perseveranza e la determinazione premiano sempre. Siate ambiziosi, sognate in grande.  Non siate mai mediocri, in nulla. Fate tutto ciò che vi piace.  Scegliete con riguardo le vostre passioni e fate in modo che diventino il vostro lavoro: solo così potrete dare il meglio di voi stessi col sorriso. Nulla è più bello di lavorare facendo ciò che più vi piace! La cadute fanno parte della vita. Ciò che conta è rialzarsi, sempre! Jobs docet: ‘Stay Hungry, stay Foolish’. Il grande Steve sarà sempre il mio mito".

Silvia Iuliano

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