A pochi passi dal centro e di fronte a porto vecchio si trova Piazza Bresca, il cuore della movida della città dei fiori e delle canzoni. Un luogo grazioso, simpatico e caratterizzato da un’importante fontana ottocentesca, recentemente alla ribalta della cronaca per essere stata ricoperta da moderni pannelli pubblicitari. Nella piazza si trovano alte palme e splendide piante di agrumi, ultime testimonianze delle coltivazioni di un tempo lontano.
Gli amanti della buona cucina, turisti e non, sanno che in questo angolo della città fino a qualche tempo fa, si poteva scegliere con tranquillità un locale all’interno di un’offerta gastronomica di grande varietà e qualità. Oggi i tempi sono cambiati, la sola presenza del locale in questa piazza non ne certifica automaticamente la qualità e la freschezza dei prodotti utilizzati. Qui, come ovunque nel resto della città, se abbiamo a cuore la salute, nostra e del nostro portafoglio, occorre oggi prestare maggiore attenzione nella scelta del ristorante. La piazza in questi tempi difficili per la ristorazione ha saputo contenere lo sviluppo della neo-ristorazione, che comprende fast-food, self-service e ristoranti etnici, mantenendo l’impronta di una buona cucina soprattutto di pesce. Ma i frenetici cambiamenti della clientela hanno determinato nuove tendenze anche qui, dove la tradizione gastronomica era più radicata. Gli stranieri per primi e, forse, anche in numero maggiore degli italiani, hanno cominciato ad abbandonare la degustazione tradizionale, antipasti caldi e freddi, spaghetti alle vongole, fritture o grigliate ed a scegliere dalla carta un numero di piatti limitato, due o al massimo tre, quando non addirittura un solo piatto unico.
Per soddisfare questa nuova esigenza è nato, durante le feste di Natale dell’anno scorso, “Sale e Pepe” una braceria aperta tutti i giorni solo la sera dalle 19.00 alle 24.00, dove si può passare l’intera serata, cenando a lume di candela o mangiare qualcosa prima o dopo il cinema e il teatro. Il locale si presenta bello e intrigante, la sala interna ed il dehors esterno rappresentano un unico grande spazio dove poter mangiare in un clima familiare e di calda accoglienza.
La braceria occupa la zona a levante della piazza, che porta il nome di piazza Sardi al numero civico 14, dove un tempo si trovava una pescheria e permette di vivere anche questo spazio dimenticato. Ernesta la proprietaria, dopo aver curato l’accoglienza interna, si sta ora dedicando a migliorare il look della zona esterna. È quindi un locale in continua evoluzione, da seguire con attenzione, perché offre ai clienti un’atmosfera, che cambia col passare delle ore, grazie alle numerose e colorate candele profumate e alle fiaccole alla citronella accese al tramonto per allontanare le zanzare.
In cucina ai fornelli troviamo Renato, un giovane e promettente chef, di 26 anni che dopo essersi diplomato all’Istituto alberghiero di Piacenza si è trasferito ed ha sempre lavorato in terra ligure. I suoi piatti sono cucinati in particolare alla brace, la sua grande passione e specialità, utilizzando carni e pesci, che promettono sempre freschi.
Alla clientela ogni giorno vengono offerti due menù, uno da 25 euro con due piatti a scelta oppure uno da 35 euro che prevede tre portate, entrambi con acqua, caffè e coperto compresi. La scelta dei piatti, viene proposta in due lingue, italiano e inglese, sulle lavagnette di ardesia scritte ogni giorno con il gessetto dalla proprietaria ed animatrice del locale, che staziona in un tavolino centrale da dove controlla che tutto proceda al meglio e con soddisfazione dei clienti.
La clientela fino al mese di luglio era composta in gran parte da turisti stranieri, russi, tedesci e francesi, che per primi hanno colto la novità del locale. Ad agosto, mese in cui gli stranieri amanti della tranquillità evitano il nostro paese come la peste, anche per i prezzi alti e la mancanza di servizi, il locale è stato largamente apprezzato dagli italiani.
Nella scelta degli antipasti troviamo piatti interessanti e chicche per intenditori: dal polpo alla gallega alle polpette di baccalà, dalla battuta al coltello al flan di trombette e carote, dal ricco tagliere di salumi alla più semplice e gustosa caprese con cuore di bue e mozzarella di bufala, che arriva fresca ogni giorno.
I primi, che si trovano soltanto nella proposta “menù” e non nella carta, comprendono gli immancabili ravioli di borraggine e tagliolini di mare.
Fra i secondi si registra il trionfo delle grigliate miste di carne o di pesce, con grande varietà di filetti e spiedini. Interessante anche la proposta di menù bambini con hamburger e patatine a 8 euro tutto compreso.
In sala opera Riccardo il barman, che prepara cocktail e aperitivi e serve i vini. La cantina è selezionata direttamente e personalmente da Ernesta, che dopo aver fatto esperienza all’estero, Parigi, Londra, Berlino, Madrid e Valencia, si è trasferita in Liguria, prima ad Alassio, poi a Diano Marina ed ora a Sanremo. Il nome del suo locale è sempre lo stesso “Sale e Pepe”, perché confessa sorridendo “mi ha sempre portato fortuna, nome che vince non si cambia ed anche a Sanremo sta andando benissimo”. Il vino è importante nell’economia della cena, per questo Ernesta ha scelto di tenere bottiglie di grande qualità, con etichette di nicchia verso le quali la proprietaria cerca di orientare la clientela. ma non mancano i vini più gettonati come il Falanghina, il Vermentino e il Barbaresco. Al cliente, che ha minori pretese o disponibilità, viene proposto un vino della casa in bicchiere di buon livello: Chardonnay e Barbera d’Alba. Tutti i vini sono stati selezionati da Ernesta dopo aver fatto una visita nelle cantine dei produttori.
Un'ultima curiosità: trovandosi a pochi passi dal famoso ristorante “La Pignese” che ospita i VIP durante il Festival della canzone, la braceria è diventata in quei giorni il ritrovo privilegiato di fotografi e curiosi.
Per prenotare telefonare al 0184.507065 oppure al cell. 3407859042. C'è anche una vivacissima pagina facebook a questo link
Claudio Porchia