Esplode la bagarre all'interno del Partito Democratico di Sanremo, in seguito al tesseramento di Carlo Barillà, ex esponente storico del Partito Comunista e molto noto nella città dei fiori per le consuete battaglie che porta avanti, a suon di esposti.
Sono state infatti consegnate le dimissioni del Collegio dei Garanti del PD matuziano, al cui interno comparivano Piergiorgio Torre, Fiorenzo Gimelli, Gianni Salesi, Vincenzo Leggero e lo storico Alfredo Schiavi, conosciutissimo a Sanremo anche per le sue performance da 'uomo sandwich' durante le elezioni. La frattura, quindi, è abbastanza pesante anche se, secondo lo Satuto del PD, non è semplice rifiutare una tessera. La situazione di Barillà, tra l'altro, è molto simile a quella di Massimo Donzella, visto che quest'ultimo si è iscritto, nonostante lo Statuto prevede l'incompatibilità per un nuovo arrivato, se questo è stato in altri partiti negli ultimi due anni (non è il caso di Donzella che non è mai stato iscritto al PD).
La tessera, infatti, non viene data dai garanti ma dai segretari di circolo, nel caso di Barillà 'Sanremo Centro', coordinato da Monica Bersanetti e, per Donzella Poggio-Bussana, coordinato Marco Maccario. Tra l'altro l'iscrizione si fa on line e solo dopo l'iscrizione si può fare l'eventuale ricorso, quando il comitato di garanzia può decidere se il tesseramento è regolare o meno. Nel caso di Barillà il tesseramento è regolare anche se è stato confermato nelle ultime ore che l'ex Consigliere degli anni '80 ha già dato le dimissioni.
Questa sera, comunque, a Sanremo è prevista una riunione del coordinamento cittadino. Si parlerà prevalentemente del Bilancio del Comune di Sanremo, ma verrà anche affrontata la questione Barillà.