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Attualità | 27 agosto 2014, 16:15

Vertice sul Parco Roja a Ventimiglia: i particolari dell'incontro tra maggioranza e i capigruppo della minoranza

Vertice sul Parco Roja a Ventimiglia: i particolari dell'incontro tra maggioranza e i capigruppo della minoranza

Un'estensione territoriale di 40 ettari dove potranno avere sede attività commerciali e produttive per un'operazione economica complessiva stimata intorno ai 20 milioni di euro. Sono però ancora da decifrare i soggetti interessati ad insediarsi sul Parco Roja a Ventimiglia. Tra le varie ipotesi circolate in queste settimane e negli ultimi anni, tra Ikea, Outlet Serravallle, Polo fieristico internazionale, ancora nessuna pista concreta.

Sulla questione in mattinata si è tenuto un vertice interlocutorio in Comune tra i capigruppo di maggioranza e minoranza, presieduto dall’assessore all’Urbanistica Silvia Sciandra.  

Allo stato attuale il nodo centrale è legato alla viabilità e al collegamento dell’area con il centro cittadino. In riunione sono state ventilate due possibilità: viabilità sponda destra o sinistra. O, in alternativa, utilizzare il binario ferroviario ancora esistente con l’impiego di un trenino che faccia avanti e indietro.

Su quest’ultima ipotesi però il consigliere di minoranza, Giovanni Ballestra, ha sollevato la prima questione relativa ai costi: come verrà mantenuto il primo binario? L’ammontare potrebbe rivelarsi più elevato dei ricavi legati agli oneri di urbanizzazione. A questo punto sarebbe il Comune a dover fronteggiare questo mantenimento. Sarebbe un po’ come ipotecare le amministrazioni future, imponendo questa scelta. Al vaglio poi anche la realizzazione di un sottopassaggio per un collegamento con il centro. Tuttavia tra le varie opzioni emerse durante l’incontro nessuna è stata scartata a priori. Così Ballestra: “Premesso che l’assessore Sciandra si è messa di buona volontà, ha fatto delle proposte che lasciano il tempo che trovano. Siamo in alto mare. L’unica certezza è questo accordo, così come è stato sottoscritto in ultima stesura, avvantaggia le ferrovie. Qui occorrerà capire cosa si vuole fare di quell’area. Se sorgerà un centro industriale non serve il collegamento. Se ci saranno tanti oneri di urbanizzazione da incassare, una buona parte, a mio avviso, dovrebbe essere messa a disposizione per migliorare la viabilità e parcheggi in centro città. Ciò attraverso l’opportunità delle riqualificazione del capannone dietro la stazione: oggi però abbiamo scoperto che il capannone, nell’ultima stesura, non lo hanno dato e che i binari forse se li tengono le ferrovie…”

 

Anche il consigliere del M5S, Silvia Malvidini ha sollevato tre questioni. “Il primo punto – ha sottolineato – riguarda un aspetto procedurale. Manca la ratifica dell’accordo. I commissari hanno sottoscritto l’accordo ma poi non hanno fatto la ratifica. Secondo punto: abbiamo valutato il problema delle merci pericolose. Allo stato attuale al Parco Roja ci sono i convogli con merci pericolose, che non possono circolare di giorno ma solo di notte. Quando il Parco Roja il 31 dicembre cesserà la sua attività dove andranno a finire questi convogli?”

A quel punto i capigruppo hanno espresso più di una perplessità, visto quanto accaduto ad esempio a Viareggio. “L’assessore Sciandra – ha evidenziato Malivindi – ha detto che si metterà in contatto con le ferrovie per valutare se si può mantenere un solo binario al Parco Roja per lasciare lì i convogli”.

Renato Agalliu

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