“L’assemblea ha deliberato di attenersi in maniera precisa a tutti i dettami del rispetto del codice della strada e regolamentazione in ordine al servizio per richiamare gli enti locali, la politica imperiese e quella genovese ad un rientro preciso ed un inizio di contrattazione”
L’ha spiegato Giampiero Garibaldi della Cgil al termine di una riunione a tratti infuocata tra i sindacati ed i lavoratori della Riviera Trasporti. Circa un centinaio di dipendenti hanno affollato l’autostazione di Sanremo per parlare del futuro lavorativo dell’azienda. Al momento c’è lo spettro della riduzione di 300 euro degli stipendi oltre ad altre misure che mettono fortemente in dubbio un qualsivoglia futuro a lungo termine.
I sindacati sono comunque compatti nell’affermare che si debba riaprire il tavolo per trovare la soluzione necessaria a salvare Riviera Trasporti. "Vogliamo ricompattare tavolo. Questa disdetta degli accordi non fa altro che portare i lavoratori a rispettare scrupolosamente le regole normative. - afferma Antonio Verda della Fit Cisl - Abbiamo messo a disposizione un accordo e soldi e sono stati rigettati dall’azienda in cambio di una disdetta degli accordi che vale tanto quanto. È una scusa della parte politica, non si vogliono prendere responsabilità per salvare questa azienda. Se c'è un altro disegno che i soci hanno, lo dicano chiaro. Noi chiediamo le dimissioni del Cda e del Presidente perché a tutt'oggi non si è trovato il cavillo per salvare questa azienda. Se ci sono responsabilità per i debiti accumulati, la colpa è del cda e di chi ha controllato i conti fino ad oggi".
Dalla Uil, rappresentata da Aldo Panizzi, arriva la spiegazione sulle prossime mosse che intendono fare i sindacati per aprire questo nuovo tavolo di confronto. "Cercheremo di incontrare i politici della Provincia e della Regione. Andremo dai sindaci a dimostrare la disponibilità dei lavoratori e la ferma intenzione di salvare questa azienda. È nostra intenzione parlare con gli assessori Vesco e Paita in modo tale che anche la Regione si faccia parte diligente in questo processo che non ha visto nessun risultato”.