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Sanità | 05 marzo 2021, 18:48

Covid in provincia di Imperia: Toti e Falco analizzano "Situazione sotto controllo, domani nuovo settore terapie intensive"

Il punto anche sull'andamento della campagna vaccinale in provincia di Imperia.

Da sinistra, Giovanni Toti e Silvio Falco

Da sinistra, Giovanni Toti e Silvio Falco

Domani l'ASL 1 imperiese, presso l'Ospedale Borea di Sanremo attiverà un nuovo settore per le terapie intensive dove attualmente sono ricoverati in 8. In totale i pazienti covid nel nosocomio sono 113, un numero importante, soprattutto se rapportato al dato degli altri Covid-hospital della Liguria. 

La provincia di Imperia è anche quella dove si registra un numero in netta controtendenza: nelle ultime 24 ore si è scesi dai 90/100 positivi delle ultime settimane ad appena 48. "La situazione è sotto controllo e non è certamente quella che abbiamo vissuto nei momenti difficili della pandemia". - ha spiegato il presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti, oggi in diretta dall'Ospedale Borea di Sanremo, per il quotidiano punto stampa sull'andamento del virus. 

Sui dati regionali odierni, Toti commenta: "Torna a calare il dato totale dei casi positivi. Sono più i guariti che non le persone entrate nella spirale del Covid. Un dato che non si vedeva da qualche giorno. Calano i positivi della provincia di Imperia, ASL 1. Erano arrivati ad essere 90 o anche 100, oggi sono 48, segno che le misure prese prima nel distretto di Ventimiglia, da più di una settimana e ora anche nel distretto di Sanremo, qualche piccolo risultato di contenimento cominciano a darlo. Questo ci rasserena".

Sulla campagna vaccinale il presidente di Regione Liguria sottolinea: "Questo è uno dei territori più colpiti e vogliamo uscirne rapidamente e vogliamo cercare di preservare il colore giallo, abbiamo chiesto uno sforzo eccezionale alla ASL 1 imperiese. Questa azienda è una di quelle che sta vaccinando di più rispetto al numero di popolazione che ha nei propri distretti. Nei prossimi 10 giorni faremo un impegno straordinario. I sacrifici che abbiamo chiesto a un pezzo di popolazione anche in questo momento particolare, con il Festival. Neppure un Festival può farci transigere sulla sicurezza delle persone, i numeri delle terapie intensive e lo studio delle curve. Sarebbe moralmente, clinicamente e politicamente inaccettabile".

Sull'importanza della campagna di vaccinazione contro il Covid, il direttore generale della Asl 1 Imperiese, Silvio Falco ha ricordato: "Ci credo particolarmente, come elemento di vero freno a questa pandemia. La campagna grazie all'attenzione messa insieme al presidente ci ha permesso di fare un buon numero di lavoratori transfrontalieri. Siamo arrivati, con questa settimana e la prossima, a portare sui 3500 vaccini a questa popolazione che va avanti e indietro sulla costa Azzurra. Mediamente in settimana siamo tarati sui 2.100 vaccini per gli ultraottantenni e dalla prossima settimana aumenteremo ancora". 

"Ci saranno le seconde dosi, dopo 21 giorni. - aggiunge Falco - Quindi con altri 360 vaccini. Lo sforzo sui tre palasalute è importante ma non abbiamo dimenticato nemmeno l'entroterra. Siamo stati in valle Nervia, valle Arroscia e la prossima settimana ci occuperemo ia altri settori. L'attenzione per le zone disagiate è stata messa con grande sforzo. Sono cominciati questa settimana, i pazienti a domicilio. Anche questi, con fatica, riusciamo a metterne in protezione una dozzina al giorno sui tre distretti, quindi circa 30 - 36. Abbiamo incominciato ieri con il gruppo delle forze dell'ordine che ci hanno sostenuto facendo barriera alla frontiera. Complessivamente 1.600, un numero che ci permette di essere tranquilli. Siamo pronti da martedì a cominciare a vaccinare i docenti, questa popolazione ci permetterà quanto prima di poter tornare in classe. E' uno sforzo che abbiamo deciso di di iniziare a fare su questa provincia perchè per almeno un mese abbiamo avuto numeri di casi, tra i 90 e i 110 al giorno. Oggi è un dato in controtendenza questo 48, con tamponi di una certa numerosità". 

"Speriamo di aver invertito la tendenza con il sacrificio chiesto prima a Ventimiglia e ai comuni del distretto 1 e oggi anche a quelli del distretto 2. - conclude il presidente Toti - E' un sacrificio che deve essere evidentemente indennizzato come chiesto più volte al Governo. Come Regione siamo pronti eventualmente ad aggiustare quello he il Governo non riuscisse a cogliere. E' importante che tutti comprendano che la Regione ha sempre agito in modo equilibrato, non ci siamo mai fatti prendere dal panico. A orientare le nostre scelte sono i reparti e le persone che devono essere salvate". 

Redazione

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