Anche per la seconda serata del Festival non manca l’appuntamento con le pagelle di SanremoNews all’esibizione dei big.
Su tutti gli Extraliscio e La Rappresentante di Lista hanno dimostrato di aver quel qualcosa in più, ma anche Bugo, Malika Ayane e Willie Peyote hanno lasciato il segno. C’è chi, invece, proprio ce l’ha fatta.
Orietta Berti “Quando ti sei innamorato”: garanzia, granitica certezza di un’impronta sanremese d’altri tempi, amore allo stato puro per il compagno di una vita. A 78 anni torna in gara con il sorriso. Voto 6
Bugo “E invece sì”: genuino, fresco, leggero, eterno bambino della canzone senza essere mai banale nell’elencare ciò che molti vorrebbero essere. Voto 7
Gaia “Cuore amaro”: poca cosa, riporta alla mente la Lamborghini dello scorso anno, con la differenza che da lei ci si aspettava di più. Voto 5,5
Lo Stato Sociale “Combat pop”: portano tanto, quasi tutto, sul palco dell’Ariston, dalla magia ai punti cardine della cultura pop in chiave teatro-canzone. Sperando che resti la canzone, al Festival della Canzone (e non del teatro). Voto 6,5
La Rappresentante di Lista “Amare”: belli da sentire e da vedere, brano solido e di spessore. Colpisce al primo ascolto e saprà durare. Voto 7,5
Malika Ayane “Ti piaci così”: tanto sua e le calza bene. Un crescendo che mette in luce la sua elegante potenza, anche se pecca un pizzico in originalità. Voto 7
Extraliscio feat. Davide Toffolo “Bianca luce nera”: bravi, belli, applausi! C’è tutto nel loro esordio a Sanremo, tutti gli elementi per lasciare il segno e farsi ricordare all’insegna della qualità. Voto 7,5
Ermal Meta “Un milione di cose da dirti”: non stupisce né per testo né per arrangiamento, resta in un limbo in attesa di un secondo ascolto. Voto 6,5
Ramdom “Torno a te”: nulla di che, solo la simpatia e la freschezza pre e post esibizione. Voto 5,5
Fulminacci “Santa Marinella”: classico nel senso buono del termine, ma poco incisivo al primo ascolto. Sa di cinema. Voto 6,5
Willie Peyote “Mai dire mai (la locura)”: la citazione iniziale da Boris è da 10, ma anche il resto non si allontana dal massimo dei voti. Ha il giusto coraggio di portare del rap a Sanremo senza snaturarsi. Voto 7
Gio Evan “Arnica”: non lo si può liquidare con un solo ascolto, serve qualche passaggio in più per capirne l’essenza. C’è tanto da sentire, e da leggere. Voto 6,5
Irama “La genesi del tuo colore”: al netto dell’accaduto, resta un brano dalla grande forza e dal notevole potenziale radiofonico. Avrà lì la sua rivincita. Voto 6,5