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Politica | 04 aprile 2020, 21:29

Sanremo: civiltà liberale lancia la proposta per l'applicazione della "legge anti spreco"

"Non una collaborazione, ma un vero e proprio atto politico permanente atto a realizzare lo spirito di una buona legge dello Stato in vigore dal 14 Settembre 2016, sperando di attuarla e di farla attuare per il bene di tutti"

Sanremo: civiltà liberale lancia la proposta per l'applicazione della "legge anti spreco"

Il direttivo di 'Civiltà Liberale' di Sanremo rende noto di aver inoltrato, sia al Governatore Giovanni Toti, sia al Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri e a tutta la giunta comunale, una proposta di progetto esecutivo mirato all'applicazione della legge 166/2016 in ambito Comunale. 

"Come noto tale legge, - scrivono - conosciuta anche come 'legge anti spreco', oltre a snellire le procedure per la donazione delle eccedenze alimentari unitamente a molte altre soluzioni e vantaggi applicativi, consentirebbe se applicata su larga scala in ambito comunale, di aiutare molte persone che oggi si trovano in grossa difficoltà a causa di questa emergenza. 

Non una collaborazione, ma un vero e proprio atto politico permanente atto a realizzare lo spirito di una buona legge dello Stato in vigore dal 14 Settembre 2016, sperando di attuarla e di farla attuare per il bene di tutti".

Di seguito la proposta

1) La legge 166 snellisce le procedure per la donazione delle eccedenze alimentari. Prima un qualsiasi soggetto economico (impresa, ristorante o supermercato ecc.) che volesse donare eccedenze alimentari doveva fare una dichiarazione preventiva cinque giorni prima della donazione. Con la nuova legge basta una dichiarazione consuntiva a fine mese e solo se la donazione è di importo superiore ai 15mila euro. Prima si dona, poi si riepiloga, sempre garantendo la tracciabilità di ciò che viene donato.

2) La legge definisce in modo chiaro la differenza tra il termine minimo di conservazione (cioè la data fino alla quale un prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione) e la data effettiva di scadenza (nel caso di alimenti molto deperibili dal punto di vista microbiologico, oltre la quale essi sono considerati a rischio e non possono essere trasferiti né consumati). Nel primo caso, gli alimenti possono essere donati entro un massimo di 30 giorni dal termine.

3) Meno sprechi meno paghi. Alle aziende che donano, la legge garantisce la possibilità di detrarre l’Iva, di non perdere la deduzione dei costi e anche di ottenere uno sconto sulla tassa dei rifiuti proporzionale alla quantità di cibo donato. Su quest’ultimo punto sono i Comuni a dover emanare delle delibere.

Incentivi e sconti.

Ad oggi, si allunga sempre di piu’ la lista dei Comuni che hanno deciso di incentivare il recupero delle eccedenze attraverso lo sconto sulla tassa dei rifiuti (Tari): un altro strumento previsto dalla legge Gadda che ha avuto l’effetto di coinvolgere numerosi grandi supermercati. A cominciare, da solo, è stato il piccolo comune di San Stino nel Veneziano: sconto del 20% sulla parte variabile dell’imposta, questa la decisione (tanto per quantificare: per una struttura che si estende su 1.300 chilometri quadrati di superficie si arriva a quasi mille euro di risparmio all’anno).

Si sono aggiunte presto anche le amministrazioni di Empoli e Varese. Più difficile portare cambiamenti nel settore agricolo, dove nonostante le novità inserite nella legge Gadda (donazione dei beni confiscati, possibilità di raccogliere direttamente sui campi le eccedenze) lo spreco resta ancora alto: tonnellate di frutta e verdura, soprattutto al Sud, che avrebbe bisogno di trasformazione per essere donata. E che invece resta lì.

L’esempio virtuoso a cui guardare è il protocollo d’intesa firmato a fine 2016 dal Distretto della pesca di Mazara del Vallo e il Banco Alimentare per il recupero di diverse tonnellate di pesce di grossa taglia, come tonno e pesce spada, sequestrato dalla Guardia Costiera perché sotto taglia, protetto dal fermo biologico o perché pescato di frodo.

Civiltà Liberale oggi, per tentare di contrastare anche solo parzialmente questa grave situazione d’indigenza venutasi a creare a causa del Covid 19, sente piu’ che mai l’esigenza di proporre soluzioni rapide ed immediate per il sociale.

L’attuale giunta comunale di Sanremo ha sicuramente prodotto ascolto sociale, ma “in collaborazione” tramite l’Emporio solidale. Civiltà Liberale, sul tema, plaude accoratamente alle iniziative volte ai bisogni del disagio sociale, ma nella concezione di un costante servizio che abbia matrice e volontà politica.

La sicurezza di un preciso indirizzo politico non è solo una collaborazione – seppur attenta e generosa – tra il Comune, la Diocesi e/o altri Enti di Volontariato, ma un radicamento funzionale e territoriale di una Legge dello Stato: la n. 166/2016 Anti Spreco. Una Giunta che si ponga all’ascolto sociale per rendere fruibile su tutto il territorio comunale gli strumenti per attuare il fine della citata Legge, rendendo etico, trasparente ed anonimo l’approccio sia alla consegna dei beni di necessità, sia dalla raccolta spontanea. Civilta’ Liberale non vuole un sito isolato marchiato dagli sguardi, ma un Mercato comune dove la Città, la Comunità dia e riceva, senza sensazione di imbarazzo, di identificazione, ma con slancio gioioso ed impegno. Tutti uguali.

Possiamo dire siano poche le Leggi che diano immediata soddisfazione di risultato gestite direttamente dai cittadini in proprio, o tramite Enti/Associazioni. Una di queste è sicuramente la Legge 166/2016 che norma la distribuzione non soltanto per i generi alimentari, ma dei farmaci e dei capi di abbigliamento.

Una Legge dello Stato paracadutata a Sanremo quale sistema funzionante permanente e dinamico che aggreghi e metta in relazione le persone creando sinergie risolutive anche per le questioni che riguardano:

 ·la riduzione e prevenzione dei rifiuti alla fonte,

 ·un regime agevolativo TARI per le Imprese/Soggetti coinvolti quali donatori,

 ·le buone prassi per l‘economia cittadina in generale (anche per invitare gli imprenditori ad una visione acquisti da fornitori diversa, più oculata)

 ·lo stimolo consapevole ed educazione civica locale,

 ·la rete tra Associazioni/Imprese (sia Profit, sia Terzo Settore)

 ·un archivio dati funzionale ai Servizi Sociali comunali conoscitivo di elementi su nuclei/famiglie/anziani/bisogni,

 ·il miglioramento delle condizioni ambientali tramite una alimentazione più varia, l’ottenimento dei farmaci, del vestiario e quindi GARANZIE GENERALI DI MAGGIORI LIVELLI DI SALUTE PUBBLICA.

Tramite Atti Consigliari, Regolamenti ed Ordinanze Sindacali molte le aree di intervento che potrebbero essere coinvolte:

·la Grande Distribuzione;

·i Produttori e Grossisti ortofrutticoli;

·le Farmacie;

·il NUOVO MERCATO ORTOFRUTTICOLO;

Proprio sulla riqualificazione del nuovo Mercato Annonario, Civiltà Liberale ritiene che l’ Amministrazione potrebbe prendere atto della Legge nazionale e realizzarne un sistema collaudato locale e nuovo in tal senso; lo riproponiamo ancora più convinti affinché la donazione e la distribuzione di generi alimentari, farmaci ed abbigliamento trovi la migliore piazza nel Mercato: non solo incontro di domanda ed offerta, ma di relazione tra persone, appartenenza ad un luogo e. nel luogo, essere la migliore comunità solidale e non assistenziale. Il nostro Mercato Annonario, Centrale Operativa libera e per tutti – di tutti, ma monitorata perché tutte le procedure di conferimento dal trasporto alla conservazione sono in collaborazione con la Asl 1 Imperiese ed accompagnate dai documenti fiscali e di trasporto per garantire sempre una tracciabilità della donazione.

Abbiamo pensato al nome del Progetto, ironico ma d’effetto, anche per dar lustro al dialetto sanremasco ed abbattere lo sterile mugugno sul sistema della differenziata, da migliorare: regaliamo un sorriso ed una speranza al Sociale di Sanremo con il nostro: “porta ed asporta”.

Giochiamo con il significato dialettale “porta la busta/borsa della spesa”, oppure nella simile assonanza che rimanda ad un “porta/asporta” (porta e porta via). In entrambe le rappresentazioni si gioca facendo sul serio, tanto da essere un progetto mirato dedicato al Sociale per Sanremo.

Non una collaborazione, ma un vero e proprio atto Politico permanente per realizzare lo spirito di una buona Legge dello Stato in vigore dal 14 settembre 2016, sperando di attuarlo noi, per tutti noi.

 

C.S.

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