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| 30 marzo 2020, 07:11

Emergenza Coronavirus: spesa e farmaci, come acquistarli se vivo in un paese senza attività? Il caso della Valle Argentina

Come procurarsi generi alimentari o farmaci se non si può uscire dal proprio comune.

Emergenza Coronavirus: spesa e farmaci, come acquistarli se vivo in un paese senza attività? Il caso della Valle Argentina

Con il divieto di lasciare il proprio comune, introdotto con l’ultimo decreto del presidente del consiglio Giuseppe Conte, gli abitanti dei paesini della provincia di Imperia si sono interrogati su come fare per recuperare generi di prima necessità. Ricordiamo che di 67 comuni la maggioranza di questi si trovano nell’entroterra dove al massimo ci sono poche piccole botteghe ma non è così insolito che in alcune località non ci sia nemmeno un negozietto o la farmacia.

Quindi, come fare per la spesa o per i medicinali? Un problema serio che si sono posti di riflesso i sindaci, subito interpellati per conoscere la soluzione. Nei giorni scorsi c’è stato un lungo confronto nelle chat whatsapp ed al telefono tra gli amministratori dei paesi. Si è arrivati anche ad interpellare il Prefetto così come i rappresentanti delle forze dell’ordine locali, incaricate di controllare le autocertificazioni delle persone sorprese fuori dalla propria abitazione.

E’ vero, l’ultimo decreto del Premier Conte impone di non abbandonare il proprio comune a meno che per acquistare farmaci o generi di necessità non si sia obbligati ad andare nei paesi vicino. Ad esempio, un caso è quello della Valle Argentina: a Triora c’è un piccolo commestibile ma non c’è la farmacia che invece si trova a Molini di Triora ed entrambi i paesi non hanno più da tempo la macelleria, o anche a Montalto Carpasio, dove non ci sono botteghe che vendano generi alimentari o rivendite di farmaci. In questi casi, gli abitanti di questi borghi e delle numerose frazioni sparse per tutta la vallata, possono arrivare fino a Badalucco, il paese che è più vicino ed è in grado di offrire quasi tutti i servizi. Quindi, rispettando le disposizioni governative non ci potrebbe spingere oltre.

La popolazione è abbastanza combattuta, tra chi ha capito l’emergenza in cui ci troviamo tutti e quindi ha iniziato a rivalutare il negozietto sotto casa, per quanto limitato possa essere rispetto ad un supermercato e chi, invece, vorrebbe a tutti i costi raggiungere Taggia e l’area del parco commerciale, dove ci sono i supermercati più grandi di tutta la zona. Un problema che, ad esempio, ha ‘costretto’ il sindaco di Badalucco, Matteo Orengo a mandare un videomessaggio ai propri cittadini esortandoli a non abbandonare il Comune ed a rifornirsi dalle attività locali.

Una situazione che ha portato le forze dell’ordine locali ad attenzionare in particolare l’area commerciale tabiese con una serie di interventi ad hoc. Nonostante questo ad oggi sono molte le persone che per un motivo o per l’altro, invece, si sono riuscite a recare nei grandi punti vendita presenti a Taggia, pur non essendo residenti in quel Comune.

Stefano Michero

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