La recente assoluzione di 10 dipendenti del Comune di Sanremo, nell’ambito del percorso processuale dell’inchiesta nota come “I furbetti del cartellino”, è stata al centro di una discussione in consiglio comunale. Il dibattito è nato da un’interpellanza presentata dal gruppo di Liguria Popolare.
“Una prima domanda riguarda se l’Amministrazione Comunale abbia intenzione di porsi come parte civile nel processo che partirà a breve e che riguarderà altri dipendenti – ha detto il capogruppo Sergio Tommasini – In merito invece all’assoluzione in primo grado di 10 dipendenti, chiediamo se il Comune, in vista di un loro potenziale reintegro, stia mettendo da parte fondi appositi a bilancio. Infine se le prossime assunzioni di nuovi dipendenti comunali siano al netto o al lordo delle eventuali domande di riassunzione”.
A rispondere è stata l’assessore Silvana Ormea che, dopo aver confermato che il Comune non abbia intenzione di porsi come parte civile, ha delineato la situazione dei 10 dipendenti assolti. “Di questi 3 sono in servizio, 2 sono già andati in pensione – ha detto - i 5 restanti sono stati licenziati nel Febbraio del 2016 e per 4 di loro è ancora pendente un ricorso al Giudice del Lavoro. Da notizie apprese sugli organi di stampa sembra che la Procura di Imperia sia intenzionata ad impugnare questa sentenza di assoluzione di primo grado”.
Per quel che riguarda il futuro: “Consideriamo che l’assoluzione, le cui motivazioni non sono state ancora depositate, non esclude una eventuale rilevanza disciplinare che dovrà essere attentamente valutata. A fronte poi di una potenziale spesa non prevista, per l’eventuale riassunzione del personale licenziato, si prevede sul bilancio un fondo per passività potenziali con la somma che si renderebbe necessaria”.