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Politica | 25 febbraio 2020, 18:35

Intercettazioni, Di Muro (Lega), “iter frettoloso solo per mettere bandierina politica su provvedimento a rischio incostituzionalità”

"Questo governo e il ministro Bonafede hanno abusato delle proprie prerogative portando un decreto legge, che di per sé avrebbe natura di urgenza, quando urgenza non c’è".

Intercettazioni, Di Muro (Lega), “iter frettoloso solo per mettere bandierina politica su provvedimento a rischio incostituzionalità”

"Che senso ha avuto, quindi, chiudere alla discussione e all’approfondimento di una materia tanto complessa e difficile, che sarebbe dovuta essere affrontata con equilibrio e ponderazione?"

Se lo chiede il deputato della Lega Flavio di Muro, in merito alla dichiarazione di voto in aula alla Camera per il dl Intercettazioni. "La maggioranza di governo è andata dritta a testa bassa nel blindare un dl Intercettazioni, delicato e con aspetti irrisolti, per poi doversi arrendere al buon senso e alla realtà dei fatti della linea indicata dalla Lega, invertendo l’ordine dei lavori e dando priorità al dl Coronavirus" - precisa l'On. Di Muro. 

"Questo governo e il ministro Bonafede hanno abusato delle proprie prerogative portando un decreto legge, che di per sé avrebbe natura di urgenza, quando urgenza non c’è visto che la sua entrata in vigore è stata già differita di due mesi. - aggiunge - Due mesi che però non serviranno neppure ad adeguare chi, nelle Procure e nelle sedi della Polizia giudiziaria, dovranno materialmente provvedere alla sua esecuzione".

"Nei 200 emendamenti presentati dalle minoranze, che la maggioranza ha cancellato col colpo di spugna della fiducia, c’erano molte proposte di buonsenso che avrebbero probabilmente messo a riparo il decreto dai profili di incostituzionalità, come già avvenuto sul così detto Spazzacorrotti. Il testo portato in aula, a cui la Lega darà voto contrario, potrà produrre conseguenze gravissime. Si aprono le porte a un Grande Fratello Vip, che calpesterà la dignità degli individui, la riservatezza, tutelata dalla Costituzione, con processi mediatici indegni di un Paese civile”.

 

C.S.

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