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Attualità | 24 febbraio 2020, 14:17

L'emergenza Coronavirus vista dai banchi del mercato di Arma di Taggia, gli ambulanti "Non siamo nella zona rossa rinviare non era la soluzione"

Il provvedimento emanato ieri aveva creato non poca preoccupazione tra gli ambulanti che avevano subito preso contatti con i rappresentanti delle amministrazioni comunali per capire come agire.

L’ordinanza regionale di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 (Coronavirus) non ha fermato il mercato settimanale di Arma di Taggia. Il provvedimento emanato ieri aveva creato non poca preoccupazione tra gli ambulanti che avevano subito preso contatti con i rappresentanti delle amministrazioni comunali per capire come agire.

Al termine del confronto, l’amministrazione comunale del sindaco Mario Conio ha deciso di autorizzare il mercato del lunedì. Abbiamo incontrato i rappresentanti di categoria sul mercato di Arma che ci hanno spiegato l'evoluzione della vicenda dal loro punto di vista.



“La salute è più importante di tutto. L’ordinanza regionale escludeva in parte mercati e negozi. - precisa Patrizia Borria, rappresentante dei commercianti di Taggia per Confesercenti - O c’è una misura restrittiva o se dovesse peggiorare la situazione, avrebbe un senso. Escludere il mercato era problematico e controproducente. L’amministrazione comunale ha capito che quello che dicevamo era giusto e ha dato la possibilità di aprire il mercato. Attendiamo l’evolversi della situazione. Non siamo una zona rossa”.

D’accordo anche il rappresentante di Confcommercio, Gianni Arrangio Febbo che aggiunge: “Contrariamente all’ordinanza il mercato si è svolto regolarmente. Movimento ce n’è. E’ chiaro che un po’ di allarmismo mette in ansia la clientela. Prospettare chiusure di mercati in zone dove focolai non ce ne sono è abbastanza allarmante. O chiudiamo tutto e non usciamo più di casa, ci sigilliamo. Qua la situazione sembra regolare. Speriamo che le cose vadano nel migliore dei modi".

Passeggiando tra i banchi del mercato di Arma di Taggia, si capisce che il coronavirus è l’argomento del giorno. La paura ed il provvedimento regionale non hanno influito sugli affari degli ambulanti. 

“Questo è un periodo dove solitamente il lavoro cala tantissimo. - racconta Roberto Alleva, uno degli ambulanti - Non è un periodo florido per noi ambulanti. La situazione sembra un po’ peggio rispetto agli anni precedenti. Non è solo il Coronavirus, ci sono anche altri fattori che influiscono. Il mercato si svolge in modo tranquillo, le persone sono tranquille. L’argomento che si sente in giro è il coronavirus, ma per fortuna c’è normalità”.

“Prima la salute certo ma abbiamo tante spese e bisogno di lavorare. Il mercato deve rimanere aperto. - rimarca un altro commerciante Driss SobhiSe non c’è pericolo deve essere aperto. Altrimenti se si tolgono le spese noi possiamo anche fare il mercato”.

Abbandonate quindi le preoccupazioni di ieri, ora, questi commercianti guardano già con interesse agli altri mercati della settimana. Come Taggia anche altri comuni si sono detti pronti ad attuare la medesima disposizione, in particolare Sanremo, Vallecrosia, San Bartolomeo al Mare ed Imperia. Al contrario Bordighera ha preferito optare per un rinvio.

In particolare il pensiero degli ambulanti va ai clienti francesi e alla possibilità che ci possa essere un calo delle loro presenze. A fronte di un possibile allarmismo e di una maggiorazione dei controlli in frontiera. Tutto questo in una situazione in costante evoluzione che si muove di pari passo con i bollettini regionali sull’emergenza. 

Stefano Michero

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