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Attualità | 21 febbraio 2020, 18:15

Imperia: vasche per l'itticoltura a largo della Galeazza, parla il sindaco di Lavagna "Nessun impatto ambientale, ma ho proposto lo spostamento dal golfo"

Gian Alberto Mangiante, noto in provincia di Imperia per essere presidente di Rivieracqua, dalla scorsa primavera eletto sindaco della cittadina del Tigullio dove Aqua opera da vent'anni

Imperia: vasche per l'itticoltura a largo della Galeazza, parla il sindaco di Lavagna "Nessun impatto ambientale, ma ho proposto lo spostamento dal golfo"

Sul tema delle vasche per l’allevamento di orate e branzini che dovrebbe sorgere a largo della Galeazza, abbiamo chiesto un parere a Gian Alberto Mangiante, noto in provincia di Imperia per essere presidente di Rivieracqua, dalla scorsa primavera sindaco di Lavagna, il piccolo comune del Tigullio dove Aqua, la società che ha la concessione demaniale a Imperia, opera ormai da vent’anni.

Sindaco, che impatto ha avuto dal punto di vista ambientale il posizionamento delle vasche?

Non mi risultano problemi di inquinamento delle acque, le analisi vengono fatte periodicamente e a oggi non ne abbiamo avuto contezza. Ovviamente in caso contrario ci saremmo mossi”.

A Imperia è nato un movimento che si oppone al posizionamento dell’impianto. A Lavagna come fu presa la decisione dai cittadini?

Non ero io il sindaco, ma ricordo che qualche protesta ci fu. Si era parlato anche di spostamento, un tema che ho proposto anche io. La società vorrebbe infatti ampliare da sedici a ventiquattro il numero delle vasche, ma questo non l’ho concesso, perché si creerebbe un problema ottico, una linea nera che attraverserebbe il golfo del Tigullio che è uno dei più belli d’Italia. Ci sarà un contenzioso amministrativo perché la pratica è in corso, nonostante io non abbia firmato l’autorizzazione all’ampliamento.

Io ho proposto lo spostamento anche senza ipotesi di ampliamento, perché l’impatto sarebbe totalmente diverso. Certamente, se si spostassero dalla posizione attuale non avrei problema a concedere l’ampliamento di concessione. La zona individuata è la foce del fiume Entella. Certamente la purezza delle acque lì per adesso è minore perché poco distante sgorga il mare a profondità importanti. Tutto ciò fermo restando che Lavagna non ha mai avuto nessun problema di purezza delle acque, tanto è vero che sono diversi anni che siamo bandiera blu
”.

Dal punto di vista turistico è cambiato qualcosa dal posizionamento delle vasche?

No, né in un senso, quello negativo, né in un altro, ovvero quello positivo, cioè l’eventualità che i turisti vengano a visitare gli impianti. Non ne abbiamo avuto contezza”.

E dal punto di vista lavorativo?

Lo considero un incremento trascurabile. Si tratta di quattordici, quindici persone tutte residenti nel territorio di Lavagna, per cui non è un’attività produttiva così rilevante”. 

Francesco Li Noce

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