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Attualità | 18 febbraio 2020, 12:24

Imperia, si mobilità la città contro il progetto dell'itticoltura alla Galeazza: sabato incontro allo "spazio vuoto"

L'evento è stato lanciato dall'attrice Livia Carli: "non mancate abbiamo bisogno di azioni concrete". On line continua anche la petizione dove sono state già raccolte oltre 2 mila firme

Imperia, si mobilità la città contro il progetto dell'itticoltura alla Galeazza: sabato incontro allo "spazio vuoto"

È stato organizzato per sabato prossimo, con inizio alle ore 10,30, un incontro allo “spazio vuoto” in galleria degli Orti a Imperia per discutere sul progetto relativo all’istallazione di otto vasche, a largo della Galeazza, destinate all'allevamento di orate e branzini. L’evento è stato ideato dall’attrice e attivista Livia Carli tramite la pagina facebook “SiAmoGaleazza”. “Non mancate abbiamo bisogno di azioni concrete” ha scritto Livia Carli nell’invitare la cittadinanza a partecipare. Nel frattempo continua la raccolta firma della petizione popolare online, lanciata sempre da Livia Carli, che ha come scopo quello di “impedire l’istallazione di un impianto di itticoltura alla spiaggia Galeazza di Imperia". Ad oggi sono oltre 2 mila le firme raccolte.

“La spiaggia della Galeazza è una delle poche spiagge libere incontaminate del Ponente Ligure- è scritto nella petizione. La creazione di vasche per l’ itticoltura è un’attività esclusivamente economica a favore del solo imprenditore che la gestisce e causa invece di danni per l’ambiente marino e per gli esseri umani: uso di farmaci, residui di  cibo e  residui fecali.  L’ installazione dell’impianto- riporta il testo della petizione on line- necessariamente allontanerebbe i turisti con gravi danni per gli albergatori sia di Imperia che della vicina Diano Marina. Si apporterebbero inoltre,danni ai pescatori, agli sportivi del mare e a tutta la città che ha manifestato grande solidarietà a questa protesta. In ultimo e forse ancora più importante il forte valore simbolico della Galeazza e dei suoi scogli per tutta la cittadinanza che da sempre si identifica in quel luogo come il luogo dell’anima, della condivisione, della vera essenza della propria esistenza. Profanare quel luogo- è riportato sul web- è come la profanazione di un tempio. Racchiude in sé il sacro di tutta una comunità. Bisogna impedire uno scempio assolutamente inutile”. Proprio per discutere in merito al progetto il sindaco imperiese Claudio Scajola ha convocato per venerdì 28 febbraio un tavolo con le parti interessate.

“Comprendo le preoccupazioni di tutti e, da Sindaco, sono le mie preoccupazioni. È una storia che arriva da lontano, a noi il compito di gestirla. Come per il bilancio in dissesto, per gli investimenti bloccati, per il porto, eccetera- ha scritto Scajola in una nota stampa. “Sia chiaro a tutti – ha proseguito  il primo cittadino - la mia Amministrazione non ha autorizzato nulla. Nel febbraio 2018, mesi prima del nostro insediamento, il Comune ha autorizzato il sub ingresso nella concessione da parte della società  Aqua, non esercitando l'opzione di diniego prevista dal Regolamento del Codice della Navigazione. Ciò non significa che non abbiamo preso in carico la vicenda. Abbiamo avviato ogni azione di verifica e proprio oggi ho convocato per il prossimo 28 febbraio un tavolo di confronto con tutti gli Enti coinvolti. “Ci muoveremo come sempre fatto – ha terminato il primo cittadino - nella massima trasparenza e nella tutela esclusiva dell'interesse pubblico”. Il dibattito, e le polemiche, sul progetto della Galeazza continua a essere infuocato in città, ma anche dentro e fuori dai social.

Angela Panzera

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