Politica - 11 febbraio 2020, 11:37

Il 26 aprile al Castello Devachan il ricordo della 'Conferenza di Sanremo': questa mattina la visita dell'ambasciatore israeliano (Foto e Video)

Imponente servizio d'ordine per l'arrivo di Dror Eydar a Palazzo Bellevue

Il 26 aprile al Castello Devachan il ricordo della 'Conferenza di Sanremo': questa mattina la visita dell'ambasciatore israeliano (Foto e Video)

Si svolgerà il 26 aprile prossimo a Sanremo un evento straordinario con riferimento a una legge fondamentale stipulata nel 1920 e che ha posto le basi per il diritto internazionale.

Proprio per questo, dopo la visita di ieri a Savona, l'ambasciatore di Israele Dror Eydar è arrivato oggi nella Città dei Fiori, dove alle 10 ha incontrato il Sindaco Alberto Biancheri a Palazzo Bellevue. Sede, tra l’altro, blindatissima con una folta presenza di forze dell’ordine.

 

Dopo l’incontro in Comune l’ambasciatore è stato poi accompagnato al Castello Devachan, dove si svolgerà ad aprile il ricordo per i 100 anni della storica ‘Conferenza di Sanremo’, ovvero l’incontro decisivo per la spartizione dell’ex Impero Ottomano e la nascita di Israele. Fu un evento cruciale per la spartizione dell’ex Impero Ottomano, che si tenne dal 19 a 26 aprile del 1920, proprio al Castello.

La questione orientale venne affrontata alla 'Conferenza di Sanremo' (18-24 aprile 1920) e da quei negoziati complicati (perfezionati poi nell'agosto dello stesso anno a Sevrés) determinarono le sorti della regione. Gli Alleati, cercarono di segnare il destino delle popolazioni arabe dell'Impero ottomano, traendo ispirazione dagli accordi Skyes-Picot, ma non ne applicarono diverse clausole, per imporre un controllo ancor più diretto sui territori  inizialmente promessi, in primo luogo, al grande Stato arabo.

La Conferenza si aprì, tra eccezionali misure di sicurezza, in un quadro internazionale profondamente mutato. Parigi e Londra, infatti, grazie alla politica isolazionista degli Stati Uniti ( che non avevano ratificato il Trattato di pace di Versailles, se pur non rimanendo del tutto disinteressati agli equilibri geopolitici del dopo guerra, stante il crescente ruolo globale della Repubblica stellata), ebbero completa libertà nel perseguire i loro disegni imperialistici. La Francia, nello stesso tempo, aveva maturato un debito di riconoscenza verso la Gran Bretagna, che, alla Conferenza di Parigi, aveva sostenuto le sue ossessive richieste di pace punitiva nei confronti della Germania.

Pietro Zampedroni

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

SU