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Attualità | 09 febbraio 2020, 08:55

Estrosi: “Io e gli italiani a Nizza, tra seconde case, turisti e imprenditori”

Intervista esclusiva di Montecarlonews al Sindaco di Nizza ad un mese dalle elezioni – prima parte

Estrosi: “Io e gli italiani a Nizza, tra seconde case, turisti e imprenditori”

Christian Estrosi, sessantaquattro anni, è nato a Nizza ed è di origine umbra. Sindaco di Nizza ormai da 12 anni è anche Presidente della Métropole Nice Côte d'Azur e Vice Presidente della Regione Sud Provence-Alpes-Côte d'Azur.

Montecarlonews ha voluto conoscere il suo paretre, alla vigilia della probabile terza elezione alla guida della “sua” città con riferikmento ai rapporti con la vicina Italia, con i tanti italiani residenti o proprietari di seconde case che vivono a Nizza ed anche su alcune questioni spinose quali l’utilizzo dell’autostrada A8 che conduce a Ventimiglia e il prolunga,ento della Ligne 1 del tram fino a Drap utilizzanco i binari della  Ferrovia Cuneo – Breil – Nizza.
Ne è scaturito un “racconto” che spazia su diversi argomenti e che Montecarlonews pubblicherà in due parti: la prima oggi e la seconda domenica 16 febbraio 2020.
 
Quali sono, monsieur le maire, i rapporti con la comunità italiana: residenti, francesi di seconda e terza generazione e turisti proprietari di seconde case?

"La Contea di Nizza ha fatto parte del Regno di Sardegna dal 1818 al 1860. È da Place "Garibaldi" che il Generale Garibaldi lasciò Nizza per unificare l'Italia, mentre Nizza era ormai parte della Repubblica francese.

Questa storia comune ha lasciato tracce nei nostri territori transfrontalieri. Le nostre popolazioni sono miste, l'architettura della città è di ispirazione italiana e la cucina di Nizza è simile agli emblematici piatti liguri (la "socca" a Nizza è la "farinata" in Liguria) e piemontese (lo "stocca ficca" e "la bagna cauda" in Piemonte).

La comunità italiana è presente in modo rilevante a Nizza con 20 mila residenti permanenti 25 mila residenti secondari.

Le Alpi Marittime annoverano 1.364 società italiane (734 iscritte alla Chambre de Métiers et de l’Artisanat e 630 alla Chambre de Commerce et d’Industrie Nice Côte d’Azur).

ristoranti a Nizza sono 350 ristoranti della città di Nizza, nel 70% dei casi i proprietari sono di origine italiana. In termini di turismo, l'Italia è il principale mercato estero della Costa Azzurra.

L'aeroporto Nice Côte d'Azur è anche considerato il terzo aeroporto italiano.

Per 4 anni, la Métropole Nice Côte d’Azur ha lavorato per diventare la forza trainante della cooperazione transfrontaliera nel territorio, nell'ambito dei programmi europei Alcotra e Marittimo e ha organizzato le Giornate Europee di Cooperazione Transfrontaliera al CUM, nel mese di settembre del 2016, alle quali hanno partecipato più di 400 persone.

Attualmente, la città di Nizza e la Métropole Nice Côte d’Azur sono partner in 26 progetti transfrontalieri in collaborazione con le regioni Toscana, Sardegna, Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta, con le province e le camere di commercio di Imperia e Cuneo, con i parchi naturali delle Alpi Liguri e delle Alpi Marittime e con le università di Genova Torino, oltre che con i partner francesi (regioni, dipartimenti, parchi, consulenti, associazioni).

Questi progetti riguardano principalmente lo sviluppo di servizi economici, turistici, sanitari e sociali non solo nelle nostre aree rurali e montane, ma anche sulla fascia costiera.

Altri temi importanti sono affrontati quali la conoscenza e la protezione del nostro ambiente e della nostra agricoltura.

Nelle città, i progetti mirano a sviluppare , in particolare grazie alle nuove tecnologie: per la digitalizzazione del nostro patrimonio culturale, per la gestione del rischio di alluvioni transfrontaliere, per lo sviluppo di un'industria turistica e per il monitoraggio dell’inquinamento acustico nei porti.

La Métropole ha intessuto un dialogo attivo con le regioni Liguria, Piemonte, Provence-Alpes-Côte d’Azur e col Principato di Monaco per migliorare le infrastrutture di trasporto per cittadini e lavoratori transfrontalieri”.


Molti italiani, proprietari di seconde case, si lamentano per l’innalzamento della taxe d'habitation…

“Nel corso del Consiglio Municipale del 2 febbraio 2018, la città di Nizza ha scelto di fissare al 60% la percentuale della quota comunale del contributo fiscale delle abitazioni dovuto per gli alloggi ammobiliati non utilizzati come abitazione principale.

Si tratta di una misura pertinente e ponderata che mira in particolare a facilitare le condizioni di accesso agli alloggi immettendo un certo numero di superfici sul mercato e regolando gli affitti di alloggi arredati per turisti. Questo aiuta quindi a mitigare la tensione immobiliare sul nostro territorio.

Questa scelta consente anche alla città di Nizza di perseguire un'ambiziosa politica di investimento senza penalizzare le case di Nizza poiché le abitazioni principali non sono interessate a questa misura.

Nel 2019, questo aumento ha interessato 36.224 seconde case in città e il relativo gettito è stato di 14,7 milioni di euro, una media di circa 406 euro per ogni residenza secondaria”.

La seconda parte dell’intervista a Christian Estrosi sarà pubblicata su Montecarlonews domenica 16 febbraio 2020.

Beppe Tassone

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