Vorrebbe parcheggiare la propria auto al Parasio anche se non residente, ma non può, così un turista milanese ha deciso di chiamare in giudizio il Comune, presentando un ricorso al Tar. È successo alcune settimane fa.
L’uomo chiede la sospensiva della delibera del 18 aprile scorso, denominata: “Nuova disciplina per l’accesso e la sosta nella z.t.l. di Borgo Parasio”, voluta dall’amministrazione comunale, che riprende una delibera della precedente amministrazione che già aveva istituito la ztl al Parasio.
Il fascicolo è ora all’ufficio affari legali del Comune, che ha affidato l’incarico di resistere in giudizio all’avvocato genovese Riccardo Maoli.
La delibera del 18 aprile riguarda più in generale il nuovo piano della sosta. Alla presentazione non erano mancate le polemiche da parte della cittadinanza, per la scelta di istituire varie zone a pagamento soprattutto durante il periodo estivo. Il documento era poi stato rivisto con un parziale passo indietro da parte dell’amministrazione.
Il Parasio è stato oggetto di un ulteriore cambio di viabilità lo scorso luglio, quando è stata votata in consiglio comunale la delibera ‘Viva Parasio’, che prevede una serie di incentivi per le attività, oltre alla possibilità di entrare nella ztl, nei periodi estivi, dalle 19 all’una. Una decisione, quest’ultima, molto criticata da parte dell’opposizione in consiglio comunale, oltre che da alcuni abitanti e dal circolo Parasio, la storica associazione del quartiere portorino.
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