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Infermiere e salute | 05 gennaio 2020, 06:00

Non bastavano il punteruolo rosso e la vespa velutina ecco un nuovo ospite: la zanzara coreana

Diciamo subito che in Italia non vi è stato nessun caso di encefalite giapponese ed è anche molto difficile il contagio nei paesi dove questa malattia è presente, per cui nessun allarmismo

Non bastavano il punteruolo rosso e la vespa velutina ecco un nuovo ospite: la zanzara coreana

L’anno nuovo è appena iniziato e un nuovo “ospite” si appresta ad occupare il nostro paese.

Non bastavano il punteruolo rosso, la vespa velutina e compagnia cantante, importate da altri paese con le merci provenienti da oriente, ora ha fatto il suo ingresso la zanzara coreana.

Il nome scientifico, ovvero Aedes Koreicus indica un a zanzara, un pochino più grossa della zanzara tigre, in grado di essere vettrice dell’encefalite giapponese per l’uomo e della filariosi per i nostri amici a quattro zampe.

Diciamo subito che in Italia non vi è stato nessun caso di encefalite giapponese ed è anche molto difficile il contagio nei paesi dove questa malattia è presente, per cui nessun allarmismo, ricordando che la zanzara è solo un vettore per cui per infettarci deve aver punto prima di noi una persona infetta; il che riduce di molto la problematica; inoltre in un futuro in cui questa patologia dovesse diffondersi in Italia, è disponibile un efficace vaccino.

La maggior parte delle infezioni da encefaliti sono lievi (febbre e mal di testa) o senza sintomi apparenti, ma circa 1 su 250 infezioni provoca gravi malattie cliniche. Il periodo di incubazione è tra 4-14 giorni. Nei bambini, il dolore e il vomito gastrointestinali possono essere i sintomi iniziali dominanti. La malattia grave è caratterizzata da una rapida insorgenza di febbre alta, mal di testa, rigidità del collo, disorientamento, coma, convulsioni, paralisi spastica e infine morte. Il tasso di mortalità per caso può raggiungere il 30% tra quelli con sintomi di malattia.

Di coloro che sopravvivono, il 20% -30% soffre di sequele permanenti intellettuali, comportamentali o neurologiche come paralisi, convulsioni ricorrenti o incapacità di parlare.

Invece la filariosi  del cane (e di altri animali) è una malattia parassitaria causata dall'immite da dirofilaria, altrimenti nota come filaria.

Il parassita è incredibilmente pericoloso, questo perché la forma adulta di questo parassita si installa nella parte destra del cuore. Pertanto, non solo la  rimozione è complessa, ma può causare danni considerevoli all'organismo di un cane.

In Italia il primo avvistamento di zanzara coreana invasiva di origine asiatica è stato nel 2011 nella provincia di Belluno e ad oggi, in Italia, è presente in almeno 5 regioni (Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Lombardia e Liguria) Grazie alla sua tolleranza alle temperature piuttosto basse (fino a 10 gradi), la zanzara coreana riesce a colonizzare aree collinari e montuose, non raggiunte dalla zanzara tigre. Le zanzare riescono quindi a restare in vita anche nel periodo più freddo, annidandosi in luoghi come garage, cantine e spazi esterni con un microclima adatto alla loro sopravvivenza .

E a differenza delle altre zanzare ama “lavorare “ durante il giorno.

Fonti:

>> Ministero della salute

>> Istituto Zooprofilattico Sperimentale  del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta

>> Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie

>> Malattie dei cani.it

                                                          

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Compito dell’infermiere è la somministrazione della cura, il controllo dei sintomi e la cultura all’ Educazione Sanitaria.

Roberto Pioppo

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