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Attualità | 09 dicembre 2019, 07:14

Camporosso: dopo l'avvio dell'Emporio Solidale il Consiglio comunale dice il suo 'No' agli sprechi alimentari

L'Emporio sta dando una mano a 120 famiglie bisognose ed ora l'assise ha chiesto a Sindaco e Giunta di promuovere sul territorio la cultura del riuso e del riciclo.

Camporosso: dopo l'avvio dell'Emporio Solidale il Consiglio comunale dice il suo 'No' agli sprechi alimentari

“No allo spreco alimentare”: lo ha sostenuto a gran voce il Consiglio comunale di Camporosso che, nell’ultima seduta ha approvato un documento nel quale impegna il Sindaco e la Giunta a promuovere con le associazioni del territorio, una serie di iniziative nelle scuole per sensibilizzare i giovani al tema e la cultura del riuso e del riciclo.

Nel documento si chiede che tra i giovani vengano inculcati, a partire dai più piccoli, quei gesti quotidiani come riporre gli alimenti in frigo al posto giusto, congelare quelli che avanzano, non fare la spesa a stomaco vuoto, dare attenzione alle promozioni e promuovere il cosiddetto ‘food bag’.

Nella delibera di Consiglio viene chiesto anche di stipulare convenzioni con le associazioni che si occupano di queste tematiche, mettendo a disposizione spazi e risorse per organizzare iniziative pubbliche e promuovere questo tipo di argomenti come ad esempio la ‘Rete Spreco Zero’.

Il Comune dovrà coinvolgere le associazioni di categoria del commercio, dell’artigianato e dell’industria, per sensibilizzare le imprese al problema ed individuare le realtà economiche, che possano fornire prodotti in eccedenza o con scadenza ravvicinata, destinati al recupero. Il tutto prevedendo un accordo tra l’Ente, le associazioni e le categorie per il loro utilizzo e la distribuzione alle famiglie meno abbienti.

Sempre in tema, nei mesi scorsi il Comune di Camporosso ha anche attivato sul territorio l’emporio solidale, che consente la distribuzione di aiuti alimentari a chi ha bisogno. Da una verifica fatti agli accessi nei primi sei mesi di attività, è emerso che l’Emporio sostiene ben 120 nuclei familiari del comprensorio ventimigliese. Inoltre la stessa attività rende purtroppo evidente l’aumento di soggetti in stato di povertà e per i quali è necessario anche l’aiuto alimentare di base.

Carlo Alessi

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