In occasione dell’inaugurazione della mostra “Donne Nobel per la Pace, che sarà esposta a Villa Nobel dal 7 dicembre all’11 gennaio, un’iniziativa fortemente voluta e realizzata grazie alla collaborazione di Aidda e dell’azienda farmaceutica Mastelli, insieme a Prime Quality. La mostra ospiterà anche alcune opere del talentuoso artista Spagnolo Marcos Tamargo, che domani presenzierà alla giornata inaugurale della Nobel Week 2019.
Marcos Tamargo, è artista plastico spagnolo nato a Gijón, nelle Asturie, è uno degli artisti più importanti della scena pittorica spagnola, poiché ha diverse opere in musei e collezioni private come The Hispanic Society Museum, National Heritage, European Center for Nuclear Research (CERN), Princess of Asturias Foundation, Ministry of Affari esteri e cooperazione in Spagna, nonché in gallerie negli Stati Uniti, in Europa e in Sud America.
Partecipa costantemente e attivamente a fiere d'arte internazionali, in città come New York, Miami, Bruxelles, Ginevra, Londra, ecc. Marcos Tamargo è stato incaricato di interpretare i vincitori con il premio Princess of Asturias e S.M. Re Felipe VI, per 5 anni.
Una delle sue caratteristiche più importanti e riconoscibili del suo lavoro è l'uso e la trasformazione della materia sotto forma di trame, materiale raccolto nei diversi luoghi o situazioni di cui parla il suo lavoro, per catturare sulla tela la sua stessa essenza in un certo modo palpabile.
È l'ambasciatore in Spagna del prestigioso marchio di dipinti Winsor & Newton.
Dal 2019 collabora con Rocaviva Eventos nel suo progetto espositivo Women Nobel, interpretando alcune donne illustri con il prezioso premio. In questo progetto, a cura di Belén Yuste e Sonnia Rivas, il Museo Nobel di Stoccolma, l'Istituto Nobel di Oslo, collaborano varie Ambasciate, Università e numerose Istituzioni.
“Siamo lieti di ospitare le opere di un’artista di caratura internazionale a Villa Nobel- afferma Gian Maria Leto, Amministratore Delegato di Prime Quality- e siamo onorati della sua presenza durante la giornata inaugurale”.