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Attualità | 17 novembre 2019, 09:31

"La mia vita senza limiti": la storia del piccolo Richi, cieco dalla nascita (VIDEO)

Riccardo Mercenati ha 8 anni, abita a Vicoforte con mamma Valeria e papà Fabrizio e conduce una vita identica a quella dei suoi coetanei: va a scuola, in bicicletta, nuota e suona la tastiera e la batteria. Il suo sogno nel cassetto? "Fare il papà"

"La mia vita senza limiti": la storia del piccolo Richi, cieco dalla nascita (VIDEO)

Vicoforte, venerdì 15 novembre, ore 15.30 circa. Casa Mercenati. Richi, 8 anni, è seduto accanto al tavolo del salone, impegnato a "far di conto". Tradotto: compiti di matematica. Mi accoglie con un sonoro "ciao", poi riprende a ragionare ad alta voce. Trascrive le operazioni su una sorta di macchina da scrivere, aiutandosi con una calcolatrice speciale, fatta di tante caselle da riempire con appositi cubetti sui quali sono tratteggiati i numeri a una cifra in braille.

Richi non ci vede. La cecità lo accompagna sin dal suo primo vagito e ben presto si è rivelata per lui una compagna di vita con la quale imparare a convivere, con il supporto di dottori, assistenti e dei suoi onnipresenti genitori.

"Quando i medici ci hanno riferito il problema di Richi, ci siamo spaventati - racconta la mamma Valeria Ferrua -. Io e mio marito abbiamo affrontato la questione a piccoli passi, giorno dopo giorno. Richi, nonostante il suo handicap, ha iniziato a camminare già a 13 mesi e si è dimostrato da subito un bimbo curioso, intraprendente e desideroso di apprendere".

Una qualità ammirevole, tangibile ancor oggi: conosce a memoria tutte le province d'Italia e le poesie di Gianni Rodari, suona la tastiera e la batteria, nuota e va in bicicletta, spesso con suo nonno. "Io e lui siamo grandi amici - racconta Richi con un sorriso che gli abbraccia il volto da guancia a guancia -. Gli voglio molto bene, insieme formiamo un bel 'connubio', come dice sempre la mia mamma".

Supportato da un tiflologo, Richi sta rendendosi via via sempre più autonomo. "Adesso riesce a togliersi la maglia di dosso in maniera corretta e presto riuscirà a vestirsi da solo. Il prossimo step consisterà nell'allacciare correttamente le felpe e i giubbotti con la zip".

Nel tempo libero, complice anche la passione per la musica trasmessagli da nonno Attilio, membro della storica band monregalese "Sixties Graffiti", ama intrattenersi con le canzoni dei Queen, di Fabio Rovazzi e Shade e recentemente ha ascoltato la lettura di "Ventimila leghe sotto i mari", capolavoro di Jules Verne.

"Da grande sogno di fare il fiociniere, anche se mamma dice che è un po' difficile trovare una balena nell'Ellero - racconta ridendo -. Io mi accontenterei dei pesci siluro nel Po!". Il tono, poi, si fa all'improvviso più serio: "Mi piacerebbe, inoltre, fare il papà. È un ruolo importante per tutti i bimbi, una figura che deve essere molto presente nelle loro vite".

Concetti e ragionamenti che farebbero sorgere qualche dubbio sulla reale età anagrafica del piccolo Richi. Eppure è nato nel 2011, eppure ha davvero 8 anni. "I miei compagni di scuola mi hanno domandato se un giorno riuscirò a vedere. Io ho risposto loro che al momento è un segreto, ancora non lo so. Ma ci penserò".

 

 

Ore 16:45. Mi chiudo la porta alle spalle, salgo in auto e lentamente abbandono casa Mercenati. Prima di veder scomparire la sagoma dell'abitazione dallo specchietto, mi volto all'indietro un'ultima volta. Da quest'intervista sento di aver imparato molte cose, che troppo spesso diamo per scontate o valutiamo con superficialità. Dimenticandoci, per contro, di aprire gli occhi. Grazie, Richi, per avermi insegnato a vedere per davvero.

Alessandro Nidi

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