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Sanità | 16 novembre 2019, 06:48

La nostra "amica" candida. I consigli di nutrigenomica di Simona Oberto

Questo microrganismo è un lievito (non un batterio) presente, in piccole quantità, nel 80% degli individui.

La nostra "amica" candida. I consigli di nutrigenomica di Simona Oberto

Sapete cosa può nascondersi dietro al vostro ostinato desiderio di zuccheri, che vi porta durante la giornata ad inventarvi qualsiasi scusa, per mettere in bocca qualcosa di dolce o dietro ai vostri sempre più intensi attacchi di “fame nervosa”, che vi costringono a saccheggiare il frigorifero anche a tarda notte? Sono sicura che non lo immaginereste mai! Ebbene chiudete gli occhi e…immaginate! Immaginate una forma filamentosa multicellulare, dotata di ramificazioni, in grado di espandersi a macchia d’olio. Un essere infido che riesce a insinuarsi lì, dove non ci sono barriere di protezione e una volta entrato, dove passa, infetta, degrada, avvelena, uccide.

No! Non sto per descrivervi una puntata della serie cult di “Guerre stellari”, dove il mostro intergalattico attacca la colonia di umani sopravvissuti! No, sto parlando di un piccolo esserino, visibile solo al microscopio: la Candida. Questo microrganismo è un lievito (non un batterio) presente, in piccole quantità, nel 80% degli individui. E’ un fungo saprofita che appartiene alla famiglia dei Saccaromiceti. Nel nostro organismo svolge un ruolo importante, in quanto è implicato nella digestione degli zuccheri, grazie a un processo chiamato fermentazione. Colonizza “pacificamente” il cavo orale, le mucose gastrointestinali e quelle genitali. Nelle persone “sane” la Candida è essenzialmente innocua e vive in perfetto equilibrio con i batteri del corpo, sotto forma di lievito unicellulare. Si alimenta di zuccheri e viene tenuta sotto controllo dai batteri “buoni” presenti nell'intestino. Infatti, come vi ho raccontato più volte parlando di Microbiota intestinale, uno dei più importanti compiti dei batteri simbionti del nostro intestino, è proprio quello di tenere sotto controllo e contrastare la proliferazione dei loro “cugini cattivi”, tra questi appunto la Candida. Il genere Candida comprende circa 150 specie, delle quali una decina potenzialmente patogene per l'uomo.

Tra esse, la principale è la Candida albicans. Se siamo in “eubiosi”, cioè siamo in equilibrio intestinale, le colonie attive di batteri amici, sono attente ad impedire a questi organismi di reperire luoghi di possibile insediamento. I guai cominciano quando queste barriere di protezione si indeboliscono e si permette a questo esserino, di trasformarsi da innocuo lievito, in un pericoloso fungo con potenti ife (radici) in grado di lacerare la mucosa intestinale favorendone la permeabilità. E sarà proprio attraverso queste lacerazioni che riuscirà ad aprirsi un varco, per entrare nel flusso sanguigno e da qui raggiungere altri tessuti, anche molto distanti dalla sua “casa” di origine. Pensate che le diramazioni più sottili di queste radici, riuscendo a penetrare nello strato che riveste le pareti interne dell’intestino e quindi creando una breccia, permettono l’entrata di particelle di cibo indigerito, di endotossine (prodotti di scarto del metabolismo) e di scorie tossiche alimentari. Si tratta chiaramente di sostanze che non hanno nulla a che fare con il sangue, per cui la loro presenza attiva le nostre difese immunitarie. Con il risultato che queste ultime, essendo sempre sotto stress, nel tempo o si indeboliscono, lasciando l’organismo indifeso ed esposto agli agenti patogeni o si iperstimolano condannandoci a intolleranze e a patologie autoimmuni.

Ma concentriamoci di nuovo su questo “innocuo” microrganismo, perché il suo alterarsi e moltiplicarsi in modo anomalo, provoca anche una patologia chiamata Candidosi. Chi, nella sua vita, non si è sentito almeno una volta fare una diagnosi di probabile o effettiva Candidosi? Se non vi è capitato, vi ricordo che la Candida, essendo in grado di indurre infezioni di entità variabile in diverse sedi, può comprende diverse tipologie di infezioni, che spaziano dal livello più superficiale a quello sistemico. Le infezioni superficiali sono responsabili di infiammazioni locali, come ad esempio il mughetto e la candidosi vaginale. Ma attenzione, esistono anche infezioni sistemiche, che colpiscono per lo più individui immunodepressi, causando complicanze importanti, come ascessi polmonari, endocarditi o meningiti. Ma le infezioni possono interessare anche il nostro sistema nervoso centrale: pensate infatti che a livello intestinale, la Candida, quando è nella sua forma patogena, rilascia come prodotto della sua digestione l'etanolo (un alcol) oltre a diversi tipi di candidotossine, che hanno effetti negativi su tutto il nostro delicato meccanismo digestivo. Soprattutto la digestione del glutine, contenuto in alte percentuali nel nostro grano, può venire compromessa, e come risultato di questa difficoltà digestiva, si generano dei peptidi detti gluteomorfine (morfinosimili) che hanno un effetto negativo proprio sul nostro sistema nervoso centrale.

Insomma, la Candida può colpire contemporaneamente diversi distretti corporei, causando sintomi più svariati, ed è forse per questo che è così difficile diagnosticarla. Ma non finisce qui perchè una infestazione da candida può essere anche corresponsabile delle vostre difficoltà digestive e di conseguenza del vostro stato infiammatorio mucosale. A livello gastro la sua proliferazione può causare pesantezza di stomaco, digestione lenta e acidosi, a livello intestinale può provocare stipsi, diarrea, meteorismo, dolori addominali, aerofagia. All’interno della bocca, come abbiamo detto, provoca il cosiddetto “mughetto”, un’affezione caratterizzata da bruciore, maculature della lingua, ulcerazione degli angoli della bocca, stomatite e alitosi. Nel tratto urinario la sua proliferazione può provocare infezioni renali e vescicali. Nell’apparato genitale femminile, l’aumento del fungo può determinare squilibri ormonali, sindrome pre-mestruale, irregolarità del ciclo, perdita della libido, dolori addominali e vaginite.

Se le tossine della Candida vengono incorporate nelle secrezioni ormonali, possono essere colpiti il cervello e il sistema nervoso, con sintomi come: apatia, astenia, cefalea, irritabilità, depressione, ansia, sbalzi d’umore, vuoti di memoria. Ma come fa la Candida a passare dalla sua forma di lievito, alla sua forma di fungo patogeno? Le cause, come sempre, sono molteplici. Si parla di eziopatogenesi multifattoriale. Ma su tutte le concause, sicuramente la più influente è la disbiosi intestinale (alterazione del nostro Microbiota), che nel tempo comporta uno squilibrio del sistema immunitario. Questo squilibrio ci rende più attaccabili da parte dei sempre più violenti batteri patogeni, responsabili di patologie quasi sempre “curate” con antibiotici! E qui iniziano i problemi!! L’antibiotico, distruggendo tutto, batteri patogeni e i simbionti, demolisce la prima difesa dell’organismo nei confronti proprio della Candida. Senza i batteri amici, soprattutto i Lactobacilli, la Candida è libera di proliferare indisturbata. Ricordatevi che la Candida è un lievito, non un batterio e gli antibiotici uccidono solo i batteri! Se poi ci aggiungiamo anche una dieta squilibrata e ricca di zuccheri, allora la sua infestazione può diventare cronica! La Candida infatti prolifera in un ambiente carico di zuccheri, perché ne è “golosa”. E quali sono i cibi più ricchi di zuccheri? Praticamente il 70% di ciò che finisce nel nostro carrello della spesa: dolci e prodotti da forno quasi sempre di farine raffinate e prodotti conservati ricchi di coloranti ed edulcoranti. Qualche millennio fa Ippocrate citava: “Lascia che il cibo sia la tua medicina!”

Oggi la Nutrigenomica ci dice “Usa il cibo come potente strumento di salute cellulare! Nutri bene le tue cellule e il tuo Microbiota e loro ti ripagheranno con la salute!” Sono passati millenni ma il concetto è sempre quello! E allora, quali sono i consigli di salute nutrigenomica, quando parliamo di Candida? Sarebbe troppo semplice limitarsi a dire: eliminare il più possibile lo zucchero e tutti i cibi che ne contengono in grande quantità! Ma cerchiamo di andare più nello specifico del problema. La Candida odia tutto ciò che è amaro, quindi la nostra dieta dovrà abbondare di verdure amare, come la catalogna, il cardo, la cicoria, il cavolo nero, le cime di rapa ecc. Tutte verdure, oltretutto, grandi amiche del fegato perché contengono dei potenti polifenoli e composti azotati che proteggono gli epatociti, con importanti proprietà diuretiche e depurative. La Candida è un lievito, quindi consiglio di limitare al massimo tutti gli alimenti lievitati con lieviti industriali, quali pizze, focacce, pane e dolci, soprattutto se realizzati con farine raffinate e scadenti, prive di nutrienti e di alto indice glicemico. Scegliete il lievito madre, ricco di Lactobacilli, con fermentazione lattica e non alcolica.

Attenzione agli zuccheri nascosti nelle bevande di frutta industriale o nelle bibite con l’aggiunta di fruttosio, vendute come fresche e salutari, anch’esse sono ricchissime di zuccheri. Inoltre questa tipologia di bevande tende ad essere molto acida, perché ricca di coloranti ed edulcoranti, additivi molto deleteri per la salute delle nostre mucose intestinali e in grado di aumentare il nostro stato di acidosi. Un occhio di riguardo va dato anche alla frutta.

Il fatto che oggi giorno è praticamente impossibile mangiarla con la buccia, toglie a questo alimento gran parte dei suoi benefici, inoltre evitiamo di assumerla ai pasti o prima di andare a dormire, perché carboidrati e proteine hanno tempi di transito intestinale più lunghi rispetto agli zuccheri semplici della frutta, che rimarrebbero nell’intestino troppo a lungo, con due conseguenze: favorire la crescita della Candida, e determinare una vera e propria trasformazione in alcol etilico, responsabile di molte forme di steatosi epatica (fegato grasso) di origine inspiegabile, non causata da epatite virale né da consumo di alcolici tradizionali e che oggi, è sempre più di frequente riscontro ecografico, anche in persone astemie! Insomma, mille sarebbero i consigli che potrei darvi al riguardo ma per non dilungarmi troppo, voglio concludere dicendo che tutto ciò che toglie funzionalità al nostro apparato gastrointestinale, che porta in squilibrio il nostro Microbiota, facilitando la disbiosi, che “sopprime” il nostro sistema immunitario…è amico della Candida.Lei si nutre del nostro “cattivo” stile di vita, trasformandosi in un “mostro” molto più terrificante di quello intergalattico della famosa serie di “Guerre stellari”!

Simona Oberto cura il sito web www.cibocuranaturale.com e la pagina facebook "Il tuo coach alimentare".


Redazione

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