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Politica | 15 novembre 2019, 22:04

Imperia: pietre d'inciampo per mantenere viva la memoria. Il consiglio approva all'unanimità la mozione di Edoardo Verda

Il giovane consigliere ha elencato i nomi dei quindici imperiesi vittime della deportazione nazifascista

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

Pietre d'inciampo per mantenere viva la memoria. È la mozione approvata, con rimando alla commissione toponomastica, questa sera all'unanimità dal consiglio comunale di Imperia, su proposta del consigliere di Imperia al Centro Edoardo Verda.

Il giovane consigliere ha elencato i nomi dei quindici imperiesi vittime della deportazione nazifascista.

"La ‘Pietra d’Inciampo’ - spiega Verda - vuole rappresentare un ostacolo concettuale alla quotidianità, posto di fronte all’ingresso dell’abitazione del deportato, che esorti a ricordare un passato tragico ma tutt’altro che irripetibile. Passato di cui Imperia non fu esentata e che pagò con un pesante tributo: da qui, infatti, secondo quanto riportato negli archivi, partirono circa 50 tra donne e uomini deportati nei campi di concentramento e di questi in 15 non fecero mai più ritorno. Uomini e donne prelevati dalle loro case in quanto ebrei, antifascisti o disertori.

Per questo, oggi, ho presentato insieme a Guido Abbo a nome di Imperia al Centro una mozione per il comune ad Imperia proponendo di pianificare la posa delle ‘Pietre d’Inciampo’ anche nel nostro comune. È dei giorni scorsi la notizia dell’assegnazione di una scorta alla Senatrice a vita Liliana Segre, ritenuta doverosa a causa delle innumerevoli minacce e insulti ricevuti in quanto Ebrea e simbolo di quel passato che taluni provano a minimizzare, sminuire o perfino negare. Mantenere ardente il fuoco della memoria è un dovere delle istituzioni ma alla luce della cronaca recente risulta sempre più una necessità

La nostra città - conclude il consigliere di 'Imperia al Centro' - spero possa fare la sua parte".

Concorde il sindaco Claudio Scajola che nel suo intervento ha ricordato come, "pagine oscure della nostra storia": foibe, campi di concentramento e gulag. Scajola ha sottolineato anche alcune "violenze" commesse dai protagonisti della Resistenza.

Redazione

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