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Attualità | 11 novembre 2019, 13:16

Vendita di SanremoLuce a Iren per oltre 6 milioni di euro: “Maxi offerta figlia di una scelta geopolitica dell’azienda”

In discussione anche il destino degli accordi precedentemente stabiliti con Dea, la società marchigiana in lizza per subentrare

La riunione odierna della quarta commissione

La riunione odierna della quarta commissione

La quarta commissione riunita oggi a Palazzo Bellevue ha discusso la delicata vicenda che vede al centro la vendita di SanremoLuce, il ramo elettrico di Amaie che opera in regime di maggior tutela, a Iren Spa per 6 milioni e 255 mila euro. L’offerta della società attiva in tutto il Nord Ovest supera di gran lunga la valutazione iniziale di SanremoLuce che si attestava a circa 800 mila euro. Al momento in città SanremoLuce ha 30 mila contatori, 24 mila dei quali sono in servizio di maggior tutela. 

Alla commissione ha preso parte, oltre all’assessore al Bilancio Massimo Rossano, anche il presidente di SanremoLuce Gianluigi Pancotti. “Oggi prendiamo atto con grande soddisfazione di quanto è stato fatto dal Cda perché la valutazione era di circa un milione di euro e l’offerta di Iren la supera di molto - ha dichiarato l’assessore Rossano - per la gara sono scesi in campo i grandi ‘player’ che si sono dati battaglia e chi ne beneficia sono l’amministrazione e la città. Ci tengo anche a sottolineare che verranno mantenuti i rapporti con Dea (Distribuzione Elettrica Adriatica), la società marchigiana con la quale il Cda aveva stretto contatti. Con questa operazione Iren fa capire la sua forza e la sua intenzione in Italia e nel Nord Ovest”. “I rapporti con Dea sono stati solo verbali - ha rassicurato Pancotti - non c’è nessun contratto ma, siccome siamo persone per bene, abbiamo piacere di portarli avanti perché spendiamo la nostra faccia”.

Molta la curiosità per un’offerta che supera di gran lunga la valutazione iniziale, perplessità alle quali ha risposto il presidente Pancotti: “Il primo motivo della maxi offerta di Iren sta nel fatto che i grandi rivenditori di energia elettrica contano, con operazione di marketing, di trasferire i clienti dal servizio di maggior tutela a quello del mercato libero. E su Sanremo parliamo di circa 24 mila contatori. Poi riteniamo che Iren abbia tenuto conto di una componente geopolitica, siamo convinti che Iren voglia crescere nel Ponente per motivi di politica territoriale perché in Liguria non esiste nessuno che venda energia elettrica se non Amaie che è un unicum. Infine non dimentichiamo che Sanremo è Sanremo e qui vale molto anche ciò che altrove vale poco”.

Come saranno utilizzati i 6,2 milioni? Il presidente Pancotti ha spiegato: “Pagheremo le tasse e non sarà un’operazione indolore, poi pagheremo i debiti. Amaie è una società con un conto economico in pareggio ma si porta dietro un fardelli di debiti che risalgono al primo decennio del 2000 quando la società, per risolvere un problema di deficit, ha contratto un debito importante nei confronti di Cassa Conguagli”. 

Oltre alla maxi offerta di Iren, ad Amaie è arrivata anche quella da circa 4 milioni di Acea, la società che opera al momento su Roma. Iren al momento opera nel Nord Ovest e, in particolare, a Parma e Torino per un totale di circa 2 milioni di utenti.

Il tutto va in ottica 2025 quando saranno messi nuovamente all'asta i servizi di distribuzione dell'energia elettrica, gara alla quale potranno partecipare solamente le aziende che hanno più di 100 mila contatori.

Pietro Zampedroni

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