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Attualità | 20 ottobre 2019, 09:00

"Il sogno del Kurdistan libero svanì a Sanremo" nell'analisi storica di Pierluigi Casalino

Ecco perché Sanremo ha contratto molti crediti con la Storia e sarebbe giunta l'ora, in occasione dell'imminente centenario della celebre Conferenza.

"Il sogno del Kurdistan libero svanì a Sanremo" nell'analisi storica di Pierluigi Casalino

Nel 1928, con l'accordo di Ostenda, vennero fissati i confini dell'Iraq, ponendo la parola fine alle ambizioni curde volte al riconoscimento di un grande Kurdistan libero ed unito. In realtà le potenze occidentali con la consueta regia avevano già praticamente spento il sogno curdo tra il 1919 e il 1920, in particolare durante la Conferenza di pace di Sanremo, svoltasi nell'aprile del 1920. Infatti, se a Sèvres, si previde la nascita di uno stato curdo a tutti gli effetti, ciò era già posto in forse a Sanremo, dietro le ipocrisie delle grandi potenze. L'elemento curdo, già storicamente presente in parte nei domini ottomani e in quelli persiani, ma anche territorialmente fuori di un tale contesto, fu infatti barattato, nonostante le promesse, con altre strategie soprattutto legate agli interessi energetici.

A Castello Devachan la questione curda fu inizialmente esaminata in un pacchetto che comprendeva anche i problemi armeni, libanesi e quelli relativi alla ricerca ricerca di un focolare ebraico in Palestina. Il tutto in vista della sistemazione dei possedimenti della Sublime Porta, in particolare in Siria. A Sanremo si perse solo tempo in attesa delle decisioni successive che non fecero altro che confermare il disinteresse nei confronti dei diritti dei popoli della regione mediorientale a totale vantaggio delle esigenze solo di alcune potenze vincitrici del primo conflitto mondiale. Del resto la Turchia venne recuperata dagli stati Vincitori con la regolamentazione del regime degli Stetti, avvenuta sempre a Sanremo, e con il superamento pure di quella che fu chiamata la sindrome di Sèvres.

E così  a Sèvres si riconobbe a parole il diritto dei curdi, per poi smentirlo nei fatti. Oggi il problema curdo,in realtà, sta quasi tutto nel passaggio attraverso il nord est siriano di un oleodotto che vede cordate diverse di stati tra essi contrapposti. Ecco perché Sanremo ha contratto molti crediti con la Storia e sarebbe giunta l'ora, in occasione dell'imminente centenario della celebre Conferenza. 

Redazione

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